Sapendo benissimo che sono dei liberisti anche loro, anzi peggiori, però fanno finta di credere in certi valori tradizionali e come ho scritto tante volte fra chi predica bene ma razzola male e chi predica male e razzola coerentemente, preferisco il primo in quanto costretto, almeno, a uno sforzo, a una tensione.
In altre parole sto perdendo qualsiasi fiducia nella possibilità di fermare la deriva consumista e globalista se non con un trauma che potrebbe esserci fatale ma anche portare alla rinascita di una vera sinistra e così salvarci attraverso il ritorno della politica, al contrario dello stillicidio qualunquista che sta inesorabilmente portandoci all’estinzione e, ancor più rapidamente, alla scomparsa della civiltà.
Tanto peggio tanto meglio, dunque? No, per il semplice motivo che il peggio è già qui, a tutti i livelli: individualismo ed edonismo rampanti, sistematiche privatizzazioni, saccheggio e degrado dell’ambiente, rincoglionimento mediatico, analfabetismo di ritorno, mito delle celebrity e del denaro, religione del successo e del nuovo.
Altrimenti per quel che mi riguarda l’unica soluzione sarà puntare a indebolire, per cominciare, il partito della correttezza politica, dei monopoli economici e del pensiero unico; preparandoci intanto per l’occasione che improvvisa si presenterà quando la catastrofe prossima ventura arriverà.
Francesco Erspamer



