La Segretaria dem, Elly Schlein, ribadisce la linea del partito su quanto sta accadendo in Medio Oriente ribadendo il diritto di Israele a esistere e difendersi, ma senza che sia la popolazione di Gaza a pagare il prezzo di una reazione che, per il Partito democratico, deve restare nei confini dei diritti umani e del diritto internazionale.
“Ci siamo tutti schierati al fianco di Israele, senza ambiguità, nel condannare nettamente l’attacco terroristico di Hamas, di violenza efferata contro i civili israeliani”, ricorda Schlein: “Ora è il tempo della politica e di fare ogni tentativo per evitare un’escalation del conflitto e nuove vittime innocenti. Bisogna lavorare perché il diritto di Israele a difendersi dall’aggressione e di contrastare e fermare il terrorismo di Hamas si realizzi nel rispetto del diritto internazionale e proteggendo la vita dei civili palestinesi, le cui vite non valgono di meno”.
L’errore da evitare è quello di identificare Hamas con il popolo palestinese: “Hamas non è il popolo palestinese, bisogna isolare Hamas dal popolo palestinese e dal resto del mondo arabo”, sottolinea ancora Schlein. Sconfiggere militarmente Hamas dunque “non può significare punire collettivamente l’intera popolazione di Gaza”. Un appello che Schlein e il Partito Democratico rivolgono a Israele e a tutta la comunità internazionale che in queste ore si sta mobilitando al suo fianco.
In merito all’evacuazione del nord della Striscia di Gaza predisposta dalle autorità israeliane, Schlein ha affermato che “L’appello delle Nazioni Unite per revocare l’ordine di evacuazione che ha definito ‘impossibile senza conseguenze umanitarie devastanti’ deve essere sostenuto accanto alla richiesta di corridoi umanitari per consentire l’accesso degli aiuti umanitari indispensabili e l’uscita di tutti i civili che lo vogliano, a cominciare dai bambini e dalle persone più fragili”, ha concluso.



