Dopo l’estate entrerà nel vivo il dibattito riguardante le misure pensionistiche che potrebbero essere finanziate dalla legge di Bilancio 2023.
L’obiettivo è rendere maggiormente flessibile l’attuale sistema pensionistico, frutto delle decisioni prese nel lontano dicembre del 2011 dall’allora Governo Monti, ma senza intaccare sui conti pubblici. Anche perché ci sono altre priorità, con la crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina che non fa dormire sonni tranquilli per l’inverno.
D’altronde, come spiegato da chi la riforma del 2011 l’ha pensata, la professoressa Elsa Fornero, è proprio questo metodo di calcolo a garantire sostenibilità all’intero sistema pensionistico, e solo una volta che il periodo di transizione sarà completato si potrà pensare a delle misure di flessibilità.


