Elysium il libro della musa Mara e le opere inedite di Mario Vespasiani

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Sabato 20 e domenica 21 dicembre dalle ore 17,00 presso lo Studio d’Arte Mario Vespasiani a Ripatransone nelle Marche, quale appuntamento tradizionale dello scambio degli auguri di Natale a collezionisti ed appassionati, ma anche per mantenere vivo il legame con la sua Città, avverrà l’anteprima di alcune opere inedite e del libro scritto dalla musa Mara, dedicato alle esperienze di vita accanto a Mario Vespasiani.

Il volume dal titolo Elysium racconta, per la prima volta nella storia, in tempo reale e dalla voce femminile, le esperienze e le visioni nate tra due celebri protagonisti della creazione artistica italiana.

Non più figura distante o idealizzata, ma presenza viva e testimone diretta dell’atto creativo, la vera Musa contemporanea sa attraversare il tempo dell’arte nel suo farsi: dal prima al dopo, dall’intuizione alla forma tangibile.

Lo sguardo di Mara conduce in un racconto che si sviluppa nel pieno della forza emotiva e fisica di entrambi, privilegiando il qui e ora rispetto ai ricordi e senza il timore di idealizzare il vissuto. 

In un sorprendente scambio di ruoli, nelle 160 pagine è la voce della Musa a descrivere l’energia che circola tra due esseri uniti da un legame multiforme, rendendola tangibile attraverso parole che diventano pennellate, evocazioni, melodie interiori.

Il lettore viene così guidato in un’esperienza in cui l’ispirazione non è un concetto astratto, ma un flusso condiviso, un dialogo continuo tra sensibilità, visione e desiderio di trascendenza. 

La Musa, donna sfuggente e autentica, si apre sapientemente senza doversi svelare – ad una società che ha spesso sostituito il sogno con il protagonismo e il mistero con l’apparenza – restituendo invece centralità all’intensità dell’esperienza e alla profondità dello sguardo.

Attraverso il racconto delle avventure, delle suggestioni e della quotidianità condivisa con un artista di profonda sensibilità, il libro diventa un invito rivolto soprattutto alle nuove generazioni: amare con ardore, credere nella forza creativa del legame e, soprattutto, continuare a ispirare.

Un’opera che non celebra solo l’arte, ma la possibilità stessa che essa nasca ancora dall’incontro vivo tra due anime. Elysium – che nella mitologia classica è un luogo e uno stato di beatitudine – rivela già nel titolo il manifesto ardente, poetico e spirituale dell’opera – appurando la rara sincronicità, l’appassionata relazione tra la Musa e il suo Artista e che l’arte quando è vera non è solo un percorso, ma uno sguardo luminoso sull’infinito.

Insieme al libro saranno presenti quattro opere inedite, nate da un’esigenza interiore maturata dall’artista a seguito dell’improvvisa scomparsa del padre Rodolfo (non a caso l’evento si tiene esattamente 55 giorni dopo, a richiamare il simbolo della trasformazione e della liberazione).

Una vicenda inaspettata che ha aperto un ulteriore spazio di riflessione e di chiara visione dando forma a un percorso che attraversa le soglie invisibili dell’esistenza. Mario Vespasiani è tra gli artisti contemporanei più colti e attenti al dialogo tra la tradizione spirituale occidentale e le filosofie orientali e in questo percorso espositivo il suo riferimento ha abbracciato la resurrezione cristiana e il Bardo Thödol – testo fondamentale del buddhismo che descrive gli stati attraversati dalla coscienza tra morte e rinascita – diventa struttura simbolica e visiva.

Luce, paura, viaggio e liberazione si traducono in immagini capaci di accompagnare l’anima nel suo attraversamento, in una mostra essenziale fatta di quattro tappe interiori: il dipinto del Sacro Cuore di Gesù invita ad affidarsi alla principale luce amorosa come primo gesto di abbandono e fiducia.

Una tigre ruggente senza le pupille incarna l’incontro con la paura, non come minaccia ma come forza necessaria alla trasformazione.

quattro velieri rappresentano la vicinanza dei familiari rimasti, mentre navigano nell’interiorità, rappresentata dagli abissi marini, quando insieme attraversano la tempesta, uniti dalla stessa corrente.

Infine, il tema della luce finale – identificato in un dipinto verticale da cui si innalzano le gerarchie angeliche – accoglie e libera, restituendo una dimensione di pace e compimento.

Non si tratta solo di dipinti, ma di “porte” delle percezioni, in cui ogni opera diventa un passaggio tra ciò che è conosciuto e ciò che attende. Colore, forma, luce e simbolo, elementi emblematici della ricerca di Vespasiani, si fanno strumenti di contemplazione, capaci di parlare della fragilità, del coraggio e della forza che abitano ogni essere umano. In questo percorso visivo e spirituale, lo spettatore non è semplice osservatore, ma compagno di viaggio.

Le opere sono dunque meditazioni profonde sull’esistenza e sull’affidamento, sul dono di sé e sulla trasformazione. Ancora una volta Mario Vespasiani si conferma tra i più originali artisti e intellettuali italiani, capace di diffondere in maniera lucida uno dei maggiori valori dell’arte, che sta nel riflettere sul mistero della vita, dal suo termine alla rinascita.

Elysium che sarà presentato ufficialmente nel 2026 è il 48° libro che documenta il lavoro di un artista, capace come pochi di evolvere costantemente e che solo in questo anno è stato invitato ad esporre in ben cinque musei e in questo momento è in mostra al Museo Sturòs in Abruzzo e alla Catania Art Gallery in Sicilia.