Seguiamo da sempre l’emergenza nucleare per quelle che sono le esigenze classiche di tipo industriale e abbiamo un Piano nazionale sul rischio radiologico che tiene conto delle centrali nucleari che sono più o meno lontane dai nostri confini, perché com’è noto non abbiamo centrali operative sul nostro territorio
. E’ quanto ha dichiarato il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, rispondendo alle domande della stampa su una possibile emergenza nucleare per il conflitto tra Russia e Ucraina, in occasione dell’inaugurazione stamani del Salone internazionale dell’Emergenza “REAS 2022” presso il Centro Fiera di Montichiari (Brescia).
“Questo Piano nazionale sul rischio radiologico è stato recentemente aggiornato e migliorato ed è importante perché condiviso con tutte le organizzazioni e le strutture che hanno competenze su un’attività di assistenza e di intervento in questi casi”, ha sottolineato Curcio.
“E’ chiaro che gli scenari che si stanno prospettando adesso sono un po’ più ampi e non sono collegati strettamente con la parte delle centrali nucleari, ma possono ovviamente avere delle situazioni diverse che si stanno valutando anche in altre amministrazioni”.


