L’Unione europea è già in ritardo rispetto a Stati Uniti e Cina nella sfida della transizione energetica. Nonostante il prezzo del gas sia sceso negli ultimi mesi, rimane ancora troppo alto e i costi per imprese e famiglie europee sono fino a 7 volte superiori a quelli degli USA
È dunque chiaro che non solo non possiamo più dipendere dall’estero, ma che dobbiamo anche tenere i costi energetici bassi pena l’indebolimento della nostra competitività. Il prossimo Consiglio sarà decisivo per recuperare il terreno perduto e non bastano le misure energetiche: l’Europa ha bisogno di un nuovo programma industriale di ampia scala per cogliere appieno le sfide della transizione”, così Tiziana Beghin, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in un intervento in plenaria.
“Bisogna agire puntando su investimenti certi con fondi dedicati a questa nuova era industriale basata su energia pulita e sostenibile. Purtroppo i governi di molti Paesi, tra cui dell’Italia stessa, non sembrano capire che questo è il treno di un futuro che è già qui e cercano inutilmente di restare ancorati a modelli ormai superati, ma il mondo va avanti anche senza di noi.
Oggi è il momento di mostrarci uniti per un Energy Recovery Fund che sarebbe vitale l’Italia e per l’Unione”, ha concluso Beghin.



