– Non crede alla pista russa per le interferenze al gps dell’areo con la presidente della Commissione Ue, Ursula von Der Leyen, il generale Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega e eurodeputato del partito guidato da Matteo Salvini. “Innanzi tutto -spiega all’AdnKronos, indossando i panni del militare esperto– Le interferenze sui gps sono sempre possibili ma, in genere, sono areali e non riguardano un solo velivolo”.
Quindi “se fosse come ipotizzato, altri velivoli vicini a quello sospettato di essere obiettivo del jamming avrebbero dovuto essere coinvolti e non credo che in quell’aeroporto bulgaro atterrasse solo la presidente della Commissione”.
Poi riveste i panni del politico. “Ma, senza soffermarci sulle questioni tecniche, perché avrebbero dovuto farlo? La von der Leyen è ininfluente nel futuro della Russia che negozia con Trump, stringe legami sempre più stretti con XiJimping, Modi e i Brics fregandosene di Bruxelles”, aggiunge Vannacci, sottolineando come la leader europea non possa essere considerata un reale interlocutore per Mosca, lontana da eventuali interventi ‘ibridi’ di Putin.
Il leghista non nasconde i suoi dubbi sulla matrice russa, mettendo in dubbio anche lo scoop del Ft: “Ogni velivolo ha sistemi di navigazione ridondanti, quindi l’eventuale perdita di segnale gps non ne pregiudica la navigazione”.
“In mancanza di ulteriori dati comprovanti ritengo quindi la notizia priva di fondamento e da ascriversi ai mille goffi tentativi di demonizzazione del Cremlino”, conclude il vicesegretario di Salvini.



