Perché non sono stati attrezzati gli ospedali del centro-sud? Perché non si è investito un euro sul tracciamento? Perché in molte regioni occorre prendersi un giorno di ferie per fare un tampone e attendere una settimana per avere il risultato? Perché il bando per l’acquisto dei letti di rianimazione è stato pubblicato solo il 2 ottobre? Perché non si sono utilizzati i bus delle società private per potenziare e decongestionare il trasporto pubblico locale? Perché Asl e scuole non sono state messe in connessione? Sono queste le domande con cui incalzare il governo. Chi se ne frega, in queste condizioni, dell’abuso dei Dpcm e della minaccia di violazione del domicilio. La seconda ondata era annunciata, solo nell’ultima settimana i contagi sono più che raddoppiati: la situazione sta sfuggendo di mano perché da luglio ad oggi Conte e compagni non si sono attrezzati per fronteggiarla.


