E la guerra continua. Siamo a quasi due mesi di conflitto e non sembra che debba mai terminare.
Anzi sembra che si debba arrivare ad una guerra infinita di bassa densità con tutti i rischi di un’espansione del conflitto ad altre aree, con le minacce incrociate di Russia e USA, con protervio bullismo.La diplomazie tacciono. Speriamo che qualche trattativa “segreta” sia andata avanti. Anche se le dichiarazioni dei protagonisti non sembrano far ben sperare. Papa Francesco ha celebrato ieri la Via Crucis del Venerdì Santo richiamando tutti ad un sforzo verso la pace. Il premier Draghi ha indossato la mimetica perchè vuole la guida dela Nato.Stanco di fare il Presidente del Consiglio, vuole un ruolo internazionale e la linea dura nei confronti della Russia serve per avere il sì degli USA.
Nel frattempo si avvicina il 25 aprile, giorno della Liberazione.L’Anpi (associazione partigiani d’Italia) intanto, attraverso le interviste rilasciate da tale Pagliarulo presidente, dichiara di ritenere che la resistenza ucraina non abbia lo stesso valore di quella italiana. Vorrei sapere questo Pagliarulo di quale resistenza abbia mai fatto parte? Credo purtroppo che oggi dovremmo porci il problema se l’Anpi abbia ancora un funzione, a quasi 80 anni dalla guerra, con il massimo rispetto di coloro che hanno combattuto e hanno perso anche la vita per sconfiggere il nazifascismo.
Credo che porsi il problema di una vera pacificazione del Paese a questa distanza di tempo, voglia dire ripensare anche il ruolo dell’Anpi che tra i suoi iscritti credo non abbia più nemmeno uno che abbia partecipato alla resistenza.
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA



