ERMINIO BRAMBILLA: LA QUESTIONE GIOVANILE IN ITALIA

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Oggi viviamo in un mondo in continua evoluzione, in cui le nuove generazioni cambiano incessantemente condizioni di vita, bisogni e motivazioni

Vi è anche una difficoltà di leggere i fenomeni giovanili. Il dato demografico italiano dichiara una forte denatalità ed un precoce invecchiamento dellla popolazione e quindi aumenta la residualità relativa dei giovani. La popolazione sotto i 15 anni è il 13% mentre gli anziani sono il 23%.

Essere residuali per i giovani cosa comporta?

Esclusione dai diritti e dalle risorse,non partecipazione,essere subalterni,chi amministra il bene pubblico li ritiene irrilevanti. La difficoltà ad entrare sul mercato del lavoro ha creato il fenomeno dei Neet,giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non frequentano nessun corso.In Italia sono il 25% della popolazione giovanile: il 16% al nord,il 20% al centro e il 34% al sud. Abbandoni scolastici precoci,un modello di welfare che scarica sulla famiglia il supporto alle nuove generazioni. Molti giovani non possono pianificare il loro futuro nel medio e lungo periodo.L’uscita dalla famiglia si è ormai procrastinata in media per gli uomini a 32 anni e per le donne a 30 anni.Un tempo i destini di un giovane erano segnati dalle famiglie di origine, oggi invece viviamo in un mondo di eccedenze di opportunità dove però la possibilità di realizzarle si è ristretta anche per le varie crisi economiche ed altro che si sono succedute.

La debolezza delle nuove generazioni risiede in un senso di frustrazione dovuto alla costante delusione delle aspettative.I modelli veicolati dalle vecchie generazioni erano improntati a procrastinare il piacere dell’oggi per raggiungere i traguardi di domani,oggi il modello vincente è essere adeguati al presente. Pragmatismo e presentismo, nuovi media digitali, social network, tempo reale, le scelte sono considerate revocabili, nulla è irreversibile in una società incerta e contradditoria.

Noi di Unione Cattolica crediamo che solo la Dottrina Sociale della Chiesa possa dare risposte ineludibili per il futuro del nostro Paese per i giovani, per le donne, per la famiglia. Papa Francesco alla presentazione della giornata della gioventù a Lisbona del prossimo anno ha detto ai giovani: siate creativi, siate poeti! Le crisi si superano insieme non da soli. Dalla crisi non si esce uguali: o migliori o peggiori! E la sfida che abbiamo davanti è di uscirne migliori!

ERMINIO BRAMBILLA: UNIONE CATTOLICA