Alle madri e nonne che già costrette dalla povertà del paese a una vita di immigrazione ,si vedono costrette a vedere i loro uomini, le loro coetanee e i loro figli e nipoti sotto le bombe a fuggire o ad essere uccisi
Siamo ormai alla seconda settimana di guerra. Si sperava in una tregua invece piovono le bombe sulle citta dell’Ucraina. Le chiacchere televisive riducono il dibattito sui torti e sulle ragioni,sul vedere immagini più o meno cruente ma non riescono nemmeno a immaginare la sofferenza di un popolo ed una nazione che perde vite umane per le decisioni di un dittatore. Questa è una giornata che da ormai molto tempo è dedicata all’universo femminile,questo sconosciuto per noi maschi anche quando ci sforziamo di capire. Forse non ci accorgiamo che non c’è nulla da capire e comprendere,basterebbe che applicassimo le parole di Gesù nel Vangelo: l’unico comandamento che vi dò è quello dell’amore, amatevi gli uni e gli altri come io vi ho amati.
Nel tempo della Quaresima per noi cattolici dovremmo proprio dare attuazione a questo benedetto comandamento. Allora vedremmo l’altro come guardando noi in uno specchio. Saremo solo persone, donne e uomini, diversi ma uguali nell’amore del Cristo. Dovremo anche perdonare lo stesso Putin per le sofferenze che sta dando sia al popolo ucraino che al suo stesso popolo.
Che ritorni immediatamente sui suoi passi e che si risolva tutti i problemi che ci fossero con una trattativa politica. E ci imbarazzano le parole del patriarca russo Kirill,che benedice ” la guerra giusta contro la lobby gay”. E’ meglio un cattivo di uno stupido!
Erminio Brambilla Presidente Partito Unione Cattolica


