ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA: REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA

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Domani si vota in molti comunj per le amministrative, ma in tutta Italia per il referendum sulla giustizia

Si tratta di un referendum abrogativo che propone ai cittadini 5 quesiti: abrogazione della legge Severino. Verrebbero eliminati i concetti di incandidabilità e decadenza; i condannati in via definitiva potrebbero così candidarsi o continuare il mandato. Eventuali divieti a discrezione del giudice. Riforma del CSM: abrogato l’obbligo della raccolta delle firme, ogni magistrato può candidarsi e questo porrebbe un grosso freno alle correnti. Valutazione dei magistrati: gli avvocati e professori dei consigli giudiziari potranno partecipare alla valutazione dei magistrati,oggi esprimono solo pareri al CSM. Separazione delle carriere: il magistrato dovrà scegliere all’inizo della carriera se vuole essere pubblico ministero o giudice e non potrà cambiare indirizzo.

Misure cautelari: Tra le motivazioni per le misure cautelari verrebbe abrogata la possibile reiterazione del reato. Resterebbero il pericolo di fuga e l’alterazione delle prove. Questo in sostanza ciò che viene previsto dai 5 voti del referendum ma noi di Unione Cattolica,riteniamo che il cittadino italiano debba andare a votare per il sì o per il no, per far capire alla politica che ci siamo. Molti partiti si sono dichiarati per il sì altri per il no.

Ma di fatto questo esercizio di democrazia è stato annullato dalla sordina che stampa e media hanno messo su questa prova elettorale. Noi riteniamo che la riforma della giustizia debba andare oltre alla riformina Cartabia ed anche alle stesse proposte referendarie.

Oggi la crisi di questo Paese declina verso un finale drammatico e i prodromi sono evidenti e si stanno accentuando. Questa disaffezione dei cittadini elettori da questa politica ha radici lontane. Noi di Unione Cattolica auspichiamo da parte degli italiani un rigurgito di dignità per dire no a questa politica, iniziando ad andare a votare. Solo votando possiamo sperare oggi di far sapere come la pensiamo sul referendum, domani alle politiche eleggere persone e partiti che abbiano a cuore il bene comune e non gli interessi propri e del loro partito.

Se non si fa questo già da subito,ci troveremo in un tunnel senza via d’uscita, con un macchinista che ci guida che non sa nemmeno dove sono i comandi!

ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA