I partiti sia quelli al governo che all’opposizione stanno rimarcando il loro territorio in attesa delle elezioni
In un Paese come il nostro in difetto di democrazia (la pandemia è stata ”una manna dall’inferno” per questa classe politica) perché ormai le istituzioni sia politiche che amministrative e giudiziare sono in mano a “camarille” di piccoli despoti nemmeno troppo intelligenti. La classe politica italiana tra insipienza e presunzione sta portando il Paese in un “cul de sac” istituzionale e antidemocratico.
La pandemia cinese (non solo sanitaria ma anche economica) è stata involontariamente (?) il verme che si è inserito bacando la mela di una delle più recenti democrazie occidentali,quindi senza anticorpi per impedire la deriva che ormai abbiamo preso. Un Paese in cui la separazione degli ordini politico, esecutivo e giudiziario sono una mera illusione, il “mischione” della pandemia ha tolto tutte le illusioni che avevamo sulla deriva burocratosfascista e tecnocovidista di questa nazione. Oggi i partiti si trovano ad una svolta:ridare all’Italia e all’Europa un minimo di dignità (e la vicenda Ucraina docet), ripristinando quel minimo di regole democratiche che possono dare un po’ di dignità nelle relazioni umane,riducendo la voce del “main stream” e dando spazio alla voce delle minoranze senza se e senza ma.
In Parlamento sono giunte la riforma Cartabia (e speriamo che una Corte Costituzionale di sinistra non bocci i referendum), il decreto Milleproroghe (e qui bisognerà dare spazio alla riduzione del carobollette),ridurre gli sprechi dei bonus edilizi (come mai nessun magistrato è intervenuto in questo metodo truffaldino di cessione crediti senza controllo?), noi parliamo poi del Piano nazionale di resilienza e inconsistenza per il quale rischiamo di perdere un sacco di nostri soldi (ricordiamo che in Europa siamo il terzo contribuente netto) perché ancora una volta la nostra burocrazia si dimostra efficiente nell’impedire al Paese di affrancarsi di qualche problema dei tanti che si ritrova.E allora classe politica dove sei: se ci sei batti un colpo!
Erminio Brambilla – unione cattolica
