Ieri la Corte Costituzionale ha deciso l’ammissibilità di alcuni referendum sulla giustizia mentre non ha ammessi quello sulla liberalizzazione delle droghe e quello sulla responsabilità civile dei magistrati
Alcuni giorni fa non aveva ammesso il referendum sull’omicidio assistito.Quando parliamo di valori nel nostro Paese come in tutto il mondo occidentale impera la dittatura del diritto individuale.Il falso problema della libertà dell’individuo si è ben evidenziato con questa pandemia che (alla faccia dei valori) ha limitato i più essenziali diritti umani con il consenso del “main stream” e del giornalismo d’accatto.
Diventeremo un Paese in cui ,se non “rompiamo i coglioni” al navigatore, possiamo ammazzare i figli ,i nonni e le persone che costano allo Stato. I più DEBOLI NON AVRANNO DIRITTO DI CITTADINANZA! E la legge in parlamento sul fine vita ne è un esempio! Le Corte costizionale ha deciso che i magistrati non devono essere come tutti i funzionari pubblici che devono rispondere personalmente e civilmente se, in mala fede, danneggiano i cittadini. Povere anime! Sono degli irresponsabili pertanto non devono pagare come tutti gli altri. Io se fossi un magistrato arrossirei dalla vergogna per essere trattato come un decerebrato che se combina casini a sè o agli altri non ha responsabilità! E’ chiaro che la politica è l’arte del compromesso, ma a giudicare dagli ultimi sviluppi questo governo, questo parlamento,questa corte costituzionale,questo presidente della repubblica non sono in grado di rendere giustizia alla parte più debole del Paese. O si cambia o il deterioramento del tessuto sociale rischia di portare a soluzioni che siamo già stati costretti a vivere in un passato non troppo lontano.
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA
