Gli ultimi sviluppi del conflitto russo-ucraino sono la dichiarazione d’indipendenza del Donbass da parte di Putin e lo scontro sul territorio che ha già causato dal 2014 più di 22000 morti in combattimento senza contare i civili
La Russia dopo essersi annessa la Crimea sta facendo la stessa cosa con il Donbass. Se l’Europa e gli Usa non intervengono a frenare le spinte secessionistiche e “l’appetito” del dittatore Putin non si dovesse placare, ci troveremmo di fronte ad un ripetersi della storia:quando l’Europa permise ad Hitler di prendersi i Sudeti dalla Cecoslovacchia. Sappiamo come è finita partendo dall’ignavia dell’Europa. Oggi sembra ripetersi lo stesso schema: un’Europa debole, un lupo spelacchiato, gli Usa in mano ad un nonno( per giunta rincoglionito) che di fronte all’orso russo urlano “grida manzoniane” (sanzioni, sanzioni!) senza che siano un effettivo deterrente. Basterebbe togliere ai gerarchi russi (Putin per primo) tutta la ricchezza depositata all’estero e rubata al popolo russo e questa stessa sanzione dovrebbe essere fatta anche ai gerarchi ucraini.
Quando parliamo di Ucraina storicamente dobbiamo parlare del territorio che anticamente ha dato origine oltre all’Ucraina anche alla Polonia e alla stessa Russia (e non viceversa), dobbiamo parlare dei cosacchi,della mafia ucraina una delle più feroci, potente anche in Russia.
Dobbiamo anche riferire di un nazionalismo viscerale che potrebbe,allargandosi il conflitto,diventare indigesto anche all’orso Putin. Lo sforzo delle diplomazie sta cercando in tutti i modi di evitare lo scontro finale. Ci uniamo alle preghiere di Papa Francesco perchè tacciano le armi e la ragione prevalga ma nella giustizia e nella libertà.
Erminio BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA
