Che molti partiti non fossero preparati alle elezioni anticipate, lo vediamo in molte dichiarazioni sui giornali e nelle trasmissioni televisive
La stessa legge elettorale che costringe i partiti a coalizzarsi, obtorto collo, rende ancora più incandescente la campagna elettorale. E allora che fare? Campo largo, campo stretto, camposanto: siamo in un campo di patate (indovinate chi sono le patate!). Riunioni fiume tra alleati improbabili da sinistra a destra passando per il centro, con l’unico scopo di ritagliarsi un posto al sole (vedi poltrona parlamentare).
In questo momento tutte le segreterie dei partiti sono in fibrillazione e intasate di messaggi e pressioni da parte di vecchi e nuovi rappresentanti del paese per una poltrona.
E al paese chi pensa?
Il governo Draghi cerca di tappare i buchi con mancette elettorali per non scontentare nessuno. La situazione in autunno, dicono i sindacati, andando avanti di questo passo, diventerà incandescente. La spesa di 14 miliardi di euro da parte del governo si riduce a circa 100 euro per sei mesi per i lavoratori dipendenti e l’anticipo dell’adeguamento istat per i pensionati, ad ottobre anzichè a gennaio prossimo, da 10 a 20 euro al mese, che, con un inflazione vicina ormai al 10 %, comporta per le famiglie a basso reddito un salasso insopportabile.
E i partiti che fanno:fumisteria per gonzi!Promesse elettorali, se si vota per loro avremo il paradiso in terra! E mentre noi attenderemo al freddo il prossimo inverno, a riscaldarci provvedono millantando euro a gogò per tutti, fiumi di cioccolata calda (dal colore già si capisce cosa sarà!).
Controlliamo che le promesse elettorali di spesa siano confortate da altrettanto entrate o, comunque, ci devono spiegare dove vanno a prendere i denari, altrimenti sono le promesse fatte ai grulli (che saremmo noi elettori)! Abbiamo bisogno di eleggere una classe politica che oltre ai diritti parli di doveri e responsabilità. Le chiacchere stanno a zero! Dubitate dei chiaccheroni perchè pensano a noi come utili idioti senza memoria e senza speranza!
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA
