Il gravissimo episodio del distacco di una parte del ghiacciaio della Marmolada e delle conseguenti vittime, dispersi e feriti ci pongono di fronte ad un dilemma:potevamo evitarlo?
Al di là della retorica di giornali e televisione che corrono sul tema ecologico e sulla solita fatalità di quello che è successo, siamo di fronte soprattutto all’incuria dell’uomo rispetto al territorio. Papa Francesco nella sua Enciclica “Laudato si”pone il problema dell’ambiente come bene comune, da difendere in una visione anche temporale di giustizia per le generazioni future.
Quello che sta accadendo alla nostra casa riassume la portata dei problemi attuali legati all’ambiente. Le questioni discusse includono l’inquinamento, la scarsità d’acqua, la biodiversità e la diseguaglianza mondiale. Richiama tutti, il papa, ad una conversione ecologica. Parla di ecologia integrale che comprende l’interazione tra l’ambiente naturale e la società e le sue culture ed istituzioni economiche.
In questa interconnessione deve essere data una particolare attenzione a restituire dignità agli esclusi prendendosi cura della natura.Parlare di ecologia integrale ed integrata di fronte alla tragedia dellla Marmolada, alla siccità, al depauperamento di gran parte del nostro territorio sembra quasi una bestemmia.
L’incuria che abbiamo avuto nei confronti delle nostre montagne, dei nostri corsi d’acqua, trascurando (per parlare di sussidiarietà!) le nostre comunità montane,il grido di allarme di molti sindaci di tantissimi piccoli paesi abbandonati dai governi regionali e dall’autorità centrale senza poter fare nulla sul recupero del territorio.
Come Unione Cattolica crediamo che gridare non serva a nulla.Abbiamo disastri sul territorio in continuazione (allagamenti, smottamenti, frane) e non solo il caso della Marmolada.
Dobbiamo dire basta !Serve un piano territoriale di monitoraggio del territorio ed intervenire, con la protezione civile, ascoltando però lo stesso territorio, lasciando i soloni delle ecoballe a discutere nelle trasmissioni televisive o suoi giornali, ma facendo intervenire solo i professionisti che sappiano dove mettere le mani.
La Terra è una non ne abbiamo un’altra!
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA


