ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA: POLITICAMENTE CORRETTO… O NO?

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Uno dei grandi temi del politicamente corretto è il razzismo.Esso si scontra chiaramente con il principio di uguaglianza degli esseri umani.Razzismo è un insulto peggiore di fascista o criminale
La propaganda “politicamente corretta”equipara coloro che ,a torto o ragione,temono l’invasione degli stranieri,ai razzisti,che affermano la superiorità di una razza.Il razzismo è stato un flagello immenso nelle società occidentali, ma ricordare le innumerovoli vittime,non può essere una maledizione che soffoca qualsiasi critica identitaria.
Un altro tema è il colonialismo.vediamo ad esempio nei paesi africani dove il colonialismo è stato sostituito da  regimi autoctoni sin dagli anni 60,si dovrebbe porre il quesito sull’uso che queste nazioni hanno fatto della propria sovranità e senza parlare di dubbie democrazie o addirittura di dittat,ure ma dei servizi di base per una condizione dignitosa di quelle popolazioni.
Per via del colonialismo le nazioni occidentali non hanno diritto di criticare governi con un’amministrazione domestica ben al di sotto della decenza che manda milioni di immigrati allo sbando in giro per il mondo a rischio della vita. Parliamo poi dei diritti umani che il parossismo del politicamente corretto porta all’assurdo di revisionare la storia: l’impero romano era schiavista e non rispettava i diritti umani, il Rinascimento il prodotto di una ideologia sessista,in cui le donne venivano rappresentate secondo una mentalità maschilista.
Il becero ragionamento del politicamente corretto poteva assumere che Napoleone era un generale incapace perchè non era riuscito a spostare le truppe con una semplice telefonata dal portatile.Per quanto riguarda la religione, il politicamente corretto porta ad un paradosso:essere cristiani ed esprimere la propria credenza nei modi tradizionali  ,rispettosi degli altri,è oggetto di disprezzo,perchè offende sempre qualcuno, mentre controllare l’Islam, che in occidente è minoritario ed è sempre più radicale,è visto come una forma di repressione e e discriminazione.
Non parliamo del sessismo: qui la battaglia antisessista diventa un paradosso e si trasforma in  una involontaria parodia quando si pretende di cambiare tutto il vocabolario per renderlo neutro dal punto di vista del genere. Per gli individui politicamente corretti tendono a considerare irrilevanti anche le conseguenze alle loro parole ed azioni. La libertà di parola vale solo per loro,non per il loro oppositori.
Come Unione Cattolica riteniamo sia il caso di ritornare al politicamente” scorretto” della maggioranza,perchè questa minoranza “politicamente corretta di cerebrolesi “ha contribuito a creare le impennate di razzismo, del suprematismo occidentale,delle comunicazioni sessiste e della formazione dell’islam radicale.
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA