Siamo entrati in campagna elettorale e si sprecano già gli insulti
In un paese che si rispetti dovrebbero parlare i programmi ,le proposte che ogni partito pone all’esame della gente,spiegando naturalmente come finanziare le promesse elettorali,che non restino solo bufale estive per i gonzi (che saremmo noi elettori). I problemi della nostra Italia sono ormai diventati così numerosi che non sapremmo da dove iniziare.
Il più grave problema è la povertà del 10% della popolazione,sei milioni di cittadini che non sono in grado di arrivare a fine mese ,ai quali si dovranno dare risposte urgenti pena il rischio di scollamento del tessuto sociale con problemi di ordine pubblico così gravi da indebolire la stessa democrazia.
La politica delle chiacchere deve finire.Il secondo problema che condiziona poi tutti gli altri è il debito pubblico ormai al 160% del Pil del paese,con il rischio di affrontare le emergenze dell’Italia senza la possibilità di finanziarle.
Tutti gli altri problemi in sequenza:energia, pensioni,salario minimo,defiscalizzazione dei redditi da lavoro, ambiente, denatalità, decontribuzione reddito familiare, gestione del territorio per non consumarne ulteriormente, tanti sono i problemi che gravano sul paese e che sono stati lasciati sedimentare.
Non c’è più tempo da perdere: che i partiti diano le loro carte allo scoperto e chiariscano agli elettori dove reperire le risorse per il loro progetti. Non dicano il PNRR perchè quei soldi li hanno già spesi ancora prima di prenderli.La crisi economica potrebbe rendere la situazione in autunno ancora più complicata e si spera che il prossimo governo sia un po’ più solido dei precedenti.Viviamo tempi pericolosi e un governo debole sarebbe probabilmente il funerale dellla nostra democrazia parlamentare.
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA



