Negli Usa si attende la sentenza della Corte Suprema che dovrebbe annullare la sentenza Roe Vs.Wade che negli anni 70 aveva introdotto l’aborto negli Stati Uniti
La stessa non è ancora stata pronunciata, ma le indiscrezioni e la fuga di documenti e notizie, hanno creato un vespaio di polemiche tra abortisti e non, tra chi dice “la vagina è mia e la gestisco io” delle femministe d’antan e chi rifiuta addirittura di parlarne. Sui giornali italiani di oggi si registrano voci tutte a favore dell’aborto come fosse una normale procedura contraccettiva e non una sofferenza profonda nella vita di una donna. Come Unione Cattolica non vogliamo nemmeno entrare in questo dibattito surretizio.
Per noi la vita dal concepimento alla morte è un valore comunque. Dobbiamo però entrare pesantemente in un dibattito (che come spesso succede in questo Paese di retorica d’accatto) sulla legge 194 istitutiva dell’aborto in Italia che avrebbe bisogno di una profonda revisione a favore della vita.
Oltretutto nella legge erano previste una serie di iniziative provita che naturalmente (come succede sempre in Italia quando si tratta di finanziare iniziative lodevoli mancano sempre i soldi) non sono mai state finanziate, lasciando l’iniziativa ai privati.In un Paese come il nostro con un mancanza di nascite tale da rendere molto oscuro il nostro futuro, riteniamo che finalmente un dibattito vero sulla legge 194 scevro di ideologizzazioni ma utile per affermare sia il valore della vita in assoluto che la libertà della donna decidere del proprio futuro.
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA



