Etna stop and go: si accende e si spegne continuamente

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Stop and go. E’ lo schema dell’ultima fase eruttiva dell’Etna che si “riaccende” improvvisamente con intensi parossismi che durano mediamente un’ora, per poi, all’improvviso “spegnersi” e “ripartire” nuovamente

Lo fa dal 19 maggio quando iniziò con “la fontana di lava Franco Battiato”, nella notte dopo la morte dell’artista e che da lui prende il nome. Il 28 maggio lo ha fatto per tre volte nel giro di circa 15 ore, con l’ultima, iniziata alle 22 e conclusasi 50 minuti dopo, che ha prodotto una grande quantità di materiale piroclastico ‘precipitato’ sui paesi a est del vulcano, dove sembrava “piovesse”, fino al mare.

A dare spettacolo è sempre il cratere di Sud-Est con la stessa modalità, come spiega l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania nei suoi comunicati: aumento dell’attività esplosiva e dei livelli di tremore dei condotti magmatici interni dell’edificio vulcanico che poi si trasformano in fontana di lava, accompagnata da boati, emissione di alti nubi di cenere lavica e di una colata che resta confinata nella zona sommitale dell’Etna.

​Secondo l’Ingv questi “stop and go” delle attività dell’Etna sono legati a uno stato di media energia interna del vulcano che non trova ‘la strada’ e non ha la ‘forza’ per un’eruzione continua La’montagna’, ‘Idda’ (Lei), come la chiamano i catanesi, con la sua attività al momento non ha avuto alcun impatto, al momento, sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.