A Tirana, il giorno dopo la prima conferenza intergovernativa a Bruxelles per l’avvio ufficiale dei negoziati di adesione, è stata celebrata questa mattina, dal Premier Edi Rama, la solenne cerimonia pubblica nella quale la Bandiera della UE è stata issata accanto a quella della Repubblica d’Albania davanti al palazzo della presidenza del Governo
In alto le bandiere, in alto i cuori, questi ultimi non solo vicini ma uniti.
Questa mattina, alla presenza di un plenum di autorità governative, diplomatiche, economiche, sul viale principale di Tirana è stata celebrata, dal Premier Edi Rama assieme al capo della delegazione UE Alexis Hupin, la cerimonia al culmine della quale la Bandiera dell’Unione Europea è stata innalzata accanto a quella nazionale dell’Albania. L’evento sancisce, in maniera visiva e simbolica, l’avvenuto svolgimento, ieri, della prima conferenza intergovernativa che a Bruxelles ha avviato i negoziati per l’adesione del Paese delle Aquile alla famiglia comunitaria della UE di cui contestualmente entrerà a fare parte altresì la Macedonia del Nord.
Il Primo Ministro Rama, nel proprio discorso di saluto indirizzato ai presenti, ha ringraziato le autorità nazionali e diplomatiche intervenute per il proprio contributo continuo affinché la giornata odierna potesse avere luogo.
Ringraziamenti estesi ai precedenti Ambasciatori di Bruxelles – da Romana Vlautin a Luigi Soreca – e di Washington, in specifico Donald Lu al quale è subentrata Yuri Kim in carica dal 2020.
L’innalzamento della bandiera non è un semplice atto esteriore, ha precisato Rama, ma corrispondente “prima di tutto all’innalzamento del livello di impegno e di responsabilità nostro e di tutti i cittadini dell’Albania nei confronti delle future generazioni di questo Paese e della missione che ci apprestiamo a svolgere in Europa.
Da oggi, il nostro compito non diventa più facile, semmai diventa più impegnativo e più sfidante per favorire di più libertà, diritti, sicurezza e sviluppo. Il cammino verso l’Unione Europea è un percorso sì di regole e norme, ma alla base di tutto è un avanzamento verso i valori della convivenza democratica tra i cittadini del Continente”.
Edi Rama si è altresì dichiarato rammaricato per la condizione di assenza dell’opposizione politica parlamentare, poiché ha riconosciuto che il traguardo celebrato nella giornata odierna avrebbe dovuto essere condiviso da chi (il centrodestra egemonizzato dai sovranisti dell’ex premier Berisha dichiarato non grato dagli USA) ha avuto in precedenza responsabilità di governo, ma il problema è la vocazione purtroppo anti-occidentale di una parte significativa della minoranza, la quale condiziona e limita coloro che viceversa sono europeisti e atlantisti pur non votando la fiducia al governo a guida Socialista.
Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI




