Farmindustria: “Con dazi anche Usa rischiano di restare senza medicine”

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Una guerra dei dazi “avrebbe intanto un impatto sulla produzione mondiale dei farmaci, perché ostacolerebbe gli scambi dei prodotti intermedi, e rischierebbe di dirottare gli investimenti delle multinazionali nella ricerca e sviluppo in Cina, che sta aspettando a braccia aperte.

Soprattutto un dazio molto alto sui farmaci importati dall’Europa potrebbe creare problemi molto seri ai cittadini americani, con una possibile carenza di medicinali, e un relativo aumento dei costi assicurativi. Non è che possono andarli a comprare da qualche altra parte, perché semplicemente non li troverebbero. Gli Usa sono il primo paese importatore al mondo di farmaci e vaccini, equesto è un argomento politico forte, che la Ue deve giocare”.

Molte farmaceutiche in Ue e in Italia sono americane: è un boomerang? “Si, ma fino a un certo punto.

Operano in Europa in un contesto regolatorio molto complicato, e l’amministrazione Trump non è affatto contenta di questo. Anzi, direi che il presidente americano ha perfettamente ragione quando dice: voglio i dazi perché l’Europa ostacola le nostre imprese con barriere non tariffarie, come il nostro payback”, risponde.