Sono segnali incoraggianti quelli che arrivano dal Consiglio Agricolo di oggi in tema di prodotti fitosanitari. Bene ha fatto il ministro Lollobrigida a sostenere una posizione netta in tema di riduzione dell’uso di sostanze attive. Auspichiamo ora che i Paesi europei riescano a fare fronte comune e stimolare la Commissione ad un sostanziale cambiamento di approccio della regolamentazione comunitaria, aprendo la strada a proposte di modifica concrete della legislazione già nei prossimi mesi. Dall’Europa attendiamo decisioni politiche che garantiscano ai produttori la disponibilità di sostanze attive efficaci a difesa delle colture”. Così il presidente di Confcooperative Fedagripesca Raffaele Drei commenta alcune notizie trapelate dal Consiglio dei ministri agricoli Ue svoltosi oggi a Bruxelles.
“Non possiamo che esprimere soddisfazione per questa convergenza di 17 paesi – commenta Drei – che apre uno scenario assolutamente favorevole alle istanze da noi rappresentate. La disponibilità di sostanze attive e dei relativi prodotti fitosanitari efficaci resta infatti imprescindibile”, spiega. “L’attuale normativa comunitaria che disciplina i criteri e le procedure autorizzative è del tutto inadeguata e penalizzante per il mondo agricolo. Ecco perché a seguito del largo consenso politico registrato oggi al Consiglio, nel quadro dei prossimi lavori occorre a nostro avviso integrare il documento discusso oggi con altre richieste fondamentali: una profonda revisione del Regolamento (UE) n. 1107/2009 che vada a contemperare le esigenze di tutela della salute e dell’ambiente con le reali necessità produttive del settore agricolo e la moratoria di almeno cinque anni su ulteriori provvedimenti restrittivi, al fine di concedere al mondo della ricerca il tempo necessario per sviluppare alternative sostenibili ed efficaci, incluse quelle derivanti dalle TEA”.



