416 pagine illustrate, 25 euro
In uscita il 28 Aprile 2022.
Collana Odoya Library
A centosessant’anni dalla nascita di Emilio Salgari, Felice Pozzo si concede di pubblicare l’opera a lungo rimandata: la biografia completa del “padre degli eroi”.
Emilio Salgari è stato uno dei più importanti scrittori italiani. È oggi tempo di omettere aggettivi che restringano il campo, come è il caso di farlo per i suoi epigoni: Edgar Allan Poe e Jules Verne. Con all’attivo circa duecento romanzi, Salgari seppe conquistare una fetta di pubblico incredibile se pensiamo all’alfabetizzazione del periodo. Quando su un giornale usciva una sua dispensa chi non sapeva leggere incaricava qualcun altro di farlo. Tra i suoi estimatori anche la Regina Margherita di Savoia che volle farlo Cavaliere d’Italia. In questo volume, il meticoloso Pozzo riporta le epistole di Sua Maestà a Salgari che la omaggiò chiamando Jolanda (come la principessa) la protagonista di un’opera.
Formidabile l’indagine non solo sull’opera, ma anche sull’uomo e il labirinto di identità dietro cui si cela l’autore. Negli anni giovanili mise in giro la nota biografica di esser stato capitano di lungo corso e altre avventure che lo avvicinavano ai suoi personaggi (Yanez del ciclo malese il suo “alter ego”), cosa che per convenienza gli editori riportarono in malafede, ma Emilio Salgari mantenne la millanteria con tutti e per tutta la vita? Questo libro rimette in giusta prospettiva il gioco di specchi tra la vita dell’autore e le avventure che narrava, favola nella favola, più che infida menzogna.
Dalla città di Verona e dal lavoro all’Arena Salgari seppe farsi conoscere e non perdonava i suoi detrattori come quel Giuseppe Biasioli che arrivò a sfidare a duello nel 1885.
Ben presto il suo lavoro di romanziere fagocitò il giornalismo e le sue città divennero quelle dei suoi editori: Torino e Genova.
Forse la cosa più preziosa di questo volume è la ricostruzione dell’intera vicenda editoriale del Salgari tra contratti capestro, pagamenti una tantum, diritti vincolati vita natural durante e pseudonimi per aggirare le esclusive. Seppe compensare i bassi compensi scrivendo fino allo sfinimento. Pozzo indaga profondamente il furioso e disperato J’accuse (“vi saluto spezzando la penna”) che rivolse ai suoi editori in punto di morte (per suicidio) che procrastinarono fino all’ultimo l’aiuto economico dovuto alla loro “gallina dalle uova d’oro”.
E poi tutte le influenze, la vita famigliare e l’amata Ida, il suo autobiografico e romanzato Bohème italiana (geniale fin dal titolo), aneddoti divertenti, ritrovamenti di nuovi racconti scritti sotto pseudonimo e proprio tutto quello che c’è da sapere su Emilio Salgari.
Felice Pozzo, considerato il decano degli studiosi di Emilio Salgari, ha svolto negli anni un’ininterrotta attività di ricerca e di pubblicazione di articoli, saggi e libri che gli hanno consentito di divulgare numerosissime scoperte sulla vita e l’opera di Emilio Salgari, molte delle quali sono ormai diventate di “uso corrente”.
Tra le sue opere, ricordiamo: Emilio Salgari e dintorni (Liguori, 2000); L’officina segreta di Emilio Salgari (Mercurio, 2006); Nella giungla di carta. Itinerari toscani di Emilio Salgari (Bibliografia e Informazione, 2010); Tra Sandokan e Salgari. Yanez de Gomera, il bohémien dei mari malesi (Bibliografia e Informazione, 2016); Emilio Salgari. Il capitano della fantasia (De Ferrari, 2018); Le stanze segrete di Emilio Salgari (Solfanelli, 2021).



