Gravi casi di bullismo e una giovane vittima disperata al punto di pensare seriamente al suicidio.
Sei minorenni che agivano in gruppo a Roma nord sono stati così fermati dai carabinieri perché gravemente indiziati di spaccio di droga, atti persecutori, lesioni aggravate e rapina aggravata ai danni di un loro coetaneo.
Le indagini degli investigatori sono partite lo scorso dicembre in seguito a dalle confidenze fatte da una delle vittime della gang alla madre dopo essersi sentito male in seguito all’assunzione (forse obbligata) di uno stupefacente. È quindi scattata la denuncia ed è così partita l’indagine che ha portato alla luce gravi elementi indiziari e ripetuti atti persecutori contro il giovane perpetrati dalla banda.
Il ragazzo era stato avvicinato più volte all’uscita della scuola e colpito con calci e pugni, umiliato in strada al punto da averlo indotto a sviluppare sentimenti e pensieri di suicidio. Era stato anche minacciato di morte e derubato del cellulare e dei capi di abbigliamento griffati.
Le aggressioni in cui il coetaneo veniva umiliato e costretto a inginocchiarsi davanti alla baby gang venivano poi riprese e diffuse anche sui social.



