“La maggioranza di centrodestra, a braccetto con Azione e Italia Viva, boccia compattamente la direttiva del Parlamento e del Consiglio Ue sulla lotta alla corruzione perché, secondo la motivazione allegata al parere contrario, l’Ue non avrebbe competenza in materia di anticorruzione
In pratica avallano la proposta del ministro Nordio di cancellare il reato di abuso d’ufficio e contemporaneamente lanciano un messaggio chiaro all’Europa di non voler contrastare la corruzione”, così in una nota Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
“Se dunque in Europa si è maturata la consapevolezza dell’importanza e dell’urgenza di armonizzare le normative anticorruzione in modo da contrastare un reato dannosissimo con conseguenze negative sul processo democratico stesso, in Italia il Governo va controcorrente, sottovalutando conseguenze su inquinamento della pubblica amministrazione e permettendo così l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale. Anni e anni impiegati nel chiedere all’UE interventi per rafforzare la lotta alla corruzione, arriva finalmente una risposta anche con una direttiva, ma per l’Italia la lotta alla corruzione non è più una priorità”, conclude Ferrara.
