FI contro l’aumento delle tasse per gli affitti brevi nella manovra

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Aumentare le tasse a chi affitta ai turisti una sola unità abitativa è un errore, perché si penalizza il reddito di un singolo, si limita il turismo nelle aree interne quali i borghi e si incentiva l’elusione fiscale.

È sbagliato racimolare fondi per la manovra dalle famiglie che vogliono affittare ai vacanzieri la casa in montagna o una stanza del figlio che è andato a studiare all’estero. Al contempo, la tutela dei residenti dalla commistione con i turisti nei propri condomini passa per altre misure: normalizzare il Codice Identificativo Nazionale per gli affitti brevi, sostenere le imprese alberghiere tradizionali, incentivare la formazione turistica professionale e rimodulare la tassa di soggiorno sulle tariffe anziché sulle categorie ricettive.

Per queste ragioni, il Dipartimento Turismo di Forza Italia è contrario alla proposta di aumento della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21 al 26% contenuta nella bozza della prossima manovra finanziaria”. Lo dichiara in una nota Carlo De Romanis, Responsabile Dipartimento Turismo di Forza Italia.