Il rating sul debito sovrano italiano è una prova per il governo di Giorgia Meloni. Con un deficit in calo (Nel 2024 è sceso a 3,4% del Pil) e una crescita del Prodotto Interno Lordo dell’Italia dello 0,6% nel 2025 (Con un’accelerazione media dello 0,8% nel 2026-2027), Fitch promuove l’Italia a BBB+.
“La domanda interna, in particolare gli investimenti, sarà un motore chiave della crescita a breve termine, compensando la debolezza del settore estero. Gli indicatori del mercato del lavoro italiano continuano a migliorare, con un tasso di disoccupazione ormai costantemente inferiore alla media dell’eurozona e un aumento della partecipazione – spiega -. Ciò sosterrà il reddito delle famiglie e potrebbe contribuire ad aumentare la spesa. Prevediamo continui progressi nel raggiungimento delle tappe e degli obiettivi del Piano di ripresa e resilienza, anche se intravediamo alcuni rischi legati all’assorbimento (in particolare nel 2026, l’ultimo anno del programma)”.
In altre parole le ragioni che hanno portato alla promozione sono:
- Il miglioramento della finanza pubblica
- La stabilità politica che dà credibilità agli impegni di bilancio
- L’impegno multiplo nel ridurre il deficit nel medio termine e miglioramento del rapporto debito/PIL che potrebbe iniziare a stabilizzarsi o diminuire nel lungo termine
- A questo bisogna aggiungere il Next Generation EU/PNRR come fattore che può sostenere investimenti e migliorare le prospettive strutturali
L’Italia è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di crescita della spesa netta nel 2025 (1,3%) e per ridurre il deficit strutturale di almeno lo 0,5% secondo la procedura per i disavanzi eccessivi. Il piano di bilancio strutturale a medio termine (MTSFP), della durata di sette anni, prevede un continuo consolidamento, con un avanzo primario che salirà al 2,4% nel 2029 (dallo 0,7% previsto per quest’anno), sostenuto dall’attuazione delle riforme.



