In molti casi, le quote 2020 e 2021 rischiavano di andare perse a causa dell’emergenza Covid, che ha impedito o ritardato l’avvio dei lavori. Grazie al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) emanato su proposta del ministro per il Sud e la Coesione territoriale e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, i Comuni potranno invece recuperare quel finanziamento anche per gli anni scorsi.
Il testo prevede infatti che per utilizzare la quota 2020, bisognerà iniziare – o avere già iniziato – i lavori entro il 31 marzo 2022 (precedentemente la scadenza era fissata ad aprile 2021), mentre per la quota 2021 ci sarà tempo fino al 30 giugno 2022. Slittano anche le scadenze ‘ordinarie’ relative ai contributi 2022 e 2023: i lavori dovranno partire entro il 31 dicembre dello stesso anno, non più entro il 30 settembre.
Si tratta di un’opportunità importante, vista l’entità dei contributi, che va dagli 8mila euro l’anno per i Comuni più piccoli fino ai 120mila di Bari, i 182mila di Palermo e i 235mila di Napoli (qui la tabella completa con l’assegnazione prevista per ogni Comune del Sud).


