Tra i monumenti più apprezzati di Roma, la Fontana di Trevi non trova pace. Un po’ come accade nel calcio, dove tutti i tifosi si improvvisano allenatori, la “ricetta perfetta” sembra sempre a portata di mano. Eppure sono anni che si dibatte sui tuffi in acqua, sul lancio delle monetine, sulla raccolta delle monetine, sulle multe, sugli ingressi contingentati, sulla possibilità di sostare o meno lungo il bordo della fontana magari mangiando junk food e gelati sbrodolando ai piedi del capolavoro voluto da papa Clemente XII.
Ora che sono in corso i lavori di ripulitura e restauro, almeno fino a dicembre, in vista dei milioni di visitatori che arriveranno nella Capitale per il Giubileo, l’amministrazione locale ha ideato una passerella che permette di ammirare più da vicino le sculture in marmo. E ancora l’acqua, momentaneamente rimossa, è stata sostituita da una piscinetta ‘raccogli soldi’ e sogni. Alla Caritas avrebbe fruttato circa 10mila euro in una settimana, rivela il New York Post, ma la toppa secondi i più critici sembra peggio del buco.



