Ho avuto il piacere di poter illustrare l’emendamento in aula e di conseguenza pubblico uno stralcio del mio intervento.
Non è un mistero che le foreste siano fra i migliori alleati degli esseri umani nel contrasto ai cambiamenti climatici che rappresentano la sfida globale più importante per la nostra generazione. Infatti la capacità di assorbimento di anidride carbonica di una foresta in salute supera di gran lunga qualsiasi tecnologia di cattura e stoccaggio di carbonio attualmente conosciuta.
Tuttavia, se piantare un albero è relativamente semplice, riforestare non lo è per niente. Una foresta infatti non è soltanto un insieme di tanti alberi, ma un ecosistema delicato di biodiversità. E soprattutto ha bisogno di spazi dedicati molto grandi.
Questo emendamento al documento unico di programmazione al bilancio di Roma Capitale si inserisce all’interno di un progetto di forestizzazione urbana, così come stanno facendo Milano e Firenze e in linea con uno degli assi principali del fondo nazionale di ripresa e resilienza.
L’emendamento prevede 10 milioni di euro per la produzione di un milione di piante e prevede la realizzazione di campi per la coltivazione forestale di alberature da destinare appunto a interventi di forestiazzione urbana.
I campi saranno realizzati nei terreni messi a disposizione dalle aziende agricole pubbliche e in altre aree pubbliche non utilizzate, ma idonee alla coltivazione. Nei costi dell’intervento saranno compresi anche quelli di manutenzione per almeno tre anni.
Inoltre la legge di bilancio 2020 ha costituito la fondazione per il futuro delle città, che si occuperà della transizione green delle città italiane e che potrà essere coinvolta sia per un supporto alla strategia di forestiazzione che in fase di misurazione dell’impatto degli interventi.
