Forte di Fenestrelle, Un “vecchio gigante”, il  più grande d’Europa, spettacolare ed unico

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FENESTRELLE – TORINO – La definizione di “vecchio gigante” al monumentale forte di Fenestrelle fu data da De Amicis, e la merita tutta; infatti questo non è solo la struttura più grande d’Europa, con la scala più lunga, ma è secondo, nel mondo, solo alla Grande Muraglia Cinese

Dopo oltre 30 anni di duro lavoro dei volontari dell’associazione Progetto San Carlo (Onlus), spesi oltre 11milioni di euro pubblici e privati, da ammasso di ruderi questo sito è assurto a simbolo della Città Metropolitana di Torino con migliaia di visitatori; l’associazione ha poi raggiunto lo scopo: nei primi mesi del 2022 il Demanio le ha affidato la gestione del Forte per i prossimi 6 anni. Con soddisfazione di tutti!

Ma vediamo meglio come è stato recuperato, che cos’è, dov’è e come ci si arriva, quando è stato costruito, e quanto costa e come fare per visitarlo.

Nel 1947 l’Esercito abbandona quello che ormai era diventato un ammasso di ruderi coperti dalla vegetazione ed apparentemente irrecuperabili; d’accordo con l’Agenzia del Demanio, nel 1990 nasce l’associazione San Carlo con l’intento di recuperare qualche struttura delle tante. Dopo la bonifica della vegetazione e lo sgombero delle macerie, si cominciano ad organizzare le prime visite guidate aperte al pubblico, ricercando fondi per il restauro. Grazie a questo lavoro, numerosi enti pubblici, in primis la Provincia e la città di Torino, e privati partecipano attivamente in continui interventi di recupero nei vari settori delle tante strutture, ampliando sempre più le parti aperte al pubblico.

Il Forte si trova a Fenestrelle, 113 km da Torino, 1,5 h, percorrendo la tangenziale in direzione Pinerolo; prendendo poi la statale Pinerolo Sestriere, dopo Villaretto, su un costone del monte Orsiera, a 1400m, si vedono le sue formidabili fortificazioni.

E’ composto da tre grandi complessi architettonici, tre forti: il San Carlo (edificato sotto Carlo Emanuele II), il Tre Denti e il Delle Valli, uniti da un corridoio/tunnel coperto con la scala più lunga d’Europa (3998 gradini).

Concepito in parte come baluardo difensivo dai Francesi (generale Catinat nel 1692 Tre Denti…) fu ampliato dopo la pace di Utrecht (1713) dai Savoia, con pietre, legno e ferro, con inizio lavori nel 1728 su progetto dell’anno prima dell’ingegnere Ignazio Bertola che lo sviluppò per una  lunghezza di oltre 3 km, su una superficie di oltre 1milione e 300mila metri quadrati ed un dislivello di circa 600metri, per fermare le invasioni straniere. I lavori terminarono oltre un secolo dopo, nel 1850. Queste  costruzioni furono considerate da sempre un baluardo difensivo militare e non furono infatti mai conquistate, nemmeno da Napoleone.

Esso, di massima, è composto – oltre che da San Carlo – dal Palazzo del Governatore, l’edificio più importante (1740) su 3 piani ed un sotterraneo (ostello con 56 posti letto), dal Palazzo degli Ufficiali, comprendente 44 stanze con caminetto (fu prigione di Stato dal 1809 al 1815; vi fu rinchiuso da Napoleone il cardinale Pacca e, dopo il Congresso di Vienna, vari politici: carbonari, mazziniani, garibaldini, militari papalini… anti monarchici), dalla Porta Reale o ingresso principale, inaugurato ed aperto nel settembre 2006, vasto fabbricato a 3 piani con portali in pietra di Luserna, dalla Scala Coperta in muratura di cui sopra, larga 2,1m, alta 2,35 con copertura spessa 2m.,  dalla polveriera Sant’Ignazio, con pareti interne rivestite in legno a preservarle dall’umido, 28 Risalti, ovvero postazioni per artiglierie disposte a gradoni che vanno dalla polveriera a Tre Denti.

Il Tre Denti, come dicevamo, fu la prima opera, a 1400m, del 1692, conquistato dai piemontesi nel 1708 e poi ampliato; la Garitta del Diavolo, 1718, sempre presidiata da una sentinella che poteva osservare tutta la Valle; la Ridotta Santa Barbara, posta a 1550m con mura spesse 6  m, su due piani, poteva alloggiare 40 uomini; il Forte delle Valli, composto da 3 fortificazioni distinte, le Ridotte, unite tra loro da ponti levatoi: Belvedere (la prima dopo la Scala Reale: un forte di notevoli dimensioni), Sant’Antonio (la più piccola, armata sul tetto con due mortai) e dell’Elmo (munita di 8 casematte e una serie di cannoniere, concepita sia per la difesa che per l’offesa).

Essendo in sequenza, cadendo l’una non era facile superare le altre due.

C’era infine la Ridotta delle Porte, a quota 1680m, con una polveriera più grande ed accesso dall’esterno ed il Ponte Rosso, una costruzione ardita con 4 arcate che permetteva di superare il fossato, con al centro due colonne a sostenere un cancello, ed alla loro base le “camere di mina” piene di esplosivo in caso di attacco nemico.

L’accesso al Forte da Piazza d’Arme, Palazzi degli Ufficiali e Governatori, Chiesa (Cappella Castrense), bar/ristorante, toilette, è gratuito. Le visite guidate, che vanno fatte tutte su prenotazione telefonica, costano: 1 ora 5 Euro (visita breve), 3 ore 10 Euro (visita affascinante dentro le mura), 6 ore 14 Euro (tutte gratuite con il Torino Museo Card).

C’è infine la Passeggiata Reale, con durata tutto il giorno e partenza alle ore 9 e rientro nel tardo pomeriggio, che permette la visita completa alla fortezza; 7 ore, 15 euro.

Nel suo cortile principale ospita fino a 300 persone per eventi e manifestazioni culturali di vario interesse.

Per maggiori informazioni visitate il sito: https://www.fortedifenestrelle.it/le-visite/
Anche Tel: 0121.83600; info@fortedifenestrelle.it
Orario ufficio: tutti i giorni esclusi martedì e mercoledì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.
In questo periodo, mesi di luglio e agosto, l’ufficio è aperto tutto il giorno.

Fenestrele in piemontese, Finistrelas o Fënetrèlla in occitano, è un comune italiano
di 481 abitanti della città metropolitana di Torino.

Nella foto: vista dall’alto di tutto il complesso e un tratto della galleria coperta

Fonti:
<> Il forte di Fenestrelle di Franco Caresio;
<> Consulenza dell’ing. Silvia Berton, responsabile dei lavori di restauro per la
Provincia di Torino;
<> Il Borgo di Lanzo n. 7 dell’ottobre 2006;
<> Vari siti Internet.

Franco Cortese                     Notizie in un click