FRANCO CORTESE: Piero Bianucci – Le macchine invisibili – Milano, Mondadori, 2009, 310 p.  (234)

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Partendo da tre camere e cucina – normali locali di un appartamento – Bianucci ti fa conoscere non solo tutto ciò che più o meno con attenzione vediamo in esse ma anche e soprattutto come e quando sono nati quegli apparecchi a cui siamo abituati, come funzionano e che cosa fa “girare” la casa, la nostra vita ed il mondo, dall’energia prima (il sole) a quelle derivate ed in via di esaurimento (fossili), a quelle future, biochimiche e nano tecnologiche

E lo fa in maniera intrigante, approfondita, efficiente ed efficace. Perché Piero Bianucci, docente dell’Università di Torino, fa – bene – il divulgatore scientifico da quarant’anni (anche in collaborazione con Piero Angela) ed ha scritto una trentina di libri in merito. È talmente efficace, costante e bravo – perciò dovete assolutamente leggerlo, questo libro – che la International Astronomical Union ha assegnato il suo nome al pianetino n. 4821 scoperto alcuni decenni fa.

Le “macchine invisibili” fanno riferimento a lavatrice, aspirapolvere, lettore di DVD, lampadine e led, PC, telefonini… ed ai sistemi che li fanno funzionare: apparecchi a cui siamo abituati e a cui  non facciamo più caso ma che ci mandano in tilt se ci mancano. Nel 1900 l’uomo (nel  termine più esteso) aveva un’attesa media di vita di circa 44 anni, oggi di 80: qualcosa è certamente accaduto, anche la scienza e la chimica e la biologia collegata alla medicina hanno avuto i loro momenti di crescita. In queste scorrevolissime trecento pagine si apprende molto anche su chi ha contribuito al progresso – non sempre premi Nobel, spesso anche sconosciute e sconosciuti cittadini – e lo si fa attraverso aneddoti, spiritosaggini, ironia che rendono ancor più gradevole la lettura.

Ci sono poi belle pagine dedicate a cose meno “macchinose”, meno materiali ma di indubbia utilità, ad esempio come è nato l’Universo (il  Big Bang), l’importanza dell’indice di massa corporea (IMC) e come si calcola, lo studio dell’olfatto ed il meccanismo dei profumi, la cucina molecolare, le biotecnologie e gli integratori alimentari, la misurazione del tempo, la nascita delle cerniere, del velcro, dei reggiseni… dei tessuti intelligenti e della pillola blu!

Si tratta di uno spaziare a 360° nel vivere, ed ogni volta spiegare, far conoscere e motivare quel tipo di prodotto o soluzione, per meglio comprendere ma anche per correggere – nel nostro piccolo microcosmo quotidiano e in grande, collettivamente, nel nostro agire verso la Natura – comportamenti sbagliati o comunque negativi.

Internet e i satelliti artificiali portano il mondo a casa nostra, la cultura globale negli ultimi decenni è fortemente cresciuta ed è stata molto socializzata, l’umanità ha fatto notevoli passi avanti in tutti i campi, spesso incrementando il superfluo di pochi a discapito dello stretto necessario per molti. Leggendo queste pagine ci è venuta in mente una vignetta degli anni ’70-’80 nella quale c’erano due mamme a cui le  bambine ponevano loro la stessa domanda: “Mamma cos’è la ricchezza? – “La ricchezza è gioielli, denaro, lusso…” – rispondeva la prima in un elegante ed ampio salotto, comodamente adagiata su un lussuoso divano; “Ricchezza è poter mangiare tutti i giorni…” rispondeva la seconda mamma, in abiti dimessi, in piedi in una stretta cameretta.

Le spiegazioni e le riflessioni ad alta voce dell’autore che accompagnano questo cammino di conoscenze da una parte ci fanno rivedere e rivalutare l’eccesso d’uso della tecnologia e della produzione industriale – non sempre ciò che è utile individualmente va bene collettivamente e va d’accordo col Creato – dall’altra provocano e suscitano dubbi sul futuro. Di questo passo, con l’eccessivo consumo delle risorse naturali e del territorio,  con l’inquinamento di acqua, aria e suolo e l’eccessivo riscaldamento della Terra, il futuro non esisterà. E’ l’amara conclusione che si legge nelle righe finali: “O si cambia stile di vita o non c’è scampo… la conoscenza è lì, a nostra disposizione, e potrà continuare a crescere quasi senza limiti…”.

Per questi motivi sarebbe importante utilizzarla al meglio!

Un’ultima nota. Il risparmio è la prima fonte di energia.
E’ stato calcolato che spegnendo tutti i TV, PC, DVD, Video Registratori ed ogni altro apparecchio tenuto in “stand-by” (con lucina rossa accesa), gli USA risparmierebbero l’elettricità di otto reattori nucleari.  Meditate, gente, meditate!

Franco Cortese   Notizie in un click