FRANCO CORTESE: Torino misteriosa… Leggende, avvenimenti e realtà del punto d’incontro di due triangoli di magia.

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TORINO – Questa bella e storica città, ricchissima di centinaia di simboli esoterici e massonici (in piccola parte anche diabolici) non è solo nota per la Fiat, i Savoia e come ex capitale del Regno d’Italia, ma anche per altri aspetti più curiosi che cercheremo qui di riassumere; sono così tanti da non poterli descrivere tutti e certamente ne dimenticheremo qualcuno

Innanzitutto per la sua esatta posizione sul 45° parallelo, l’obelisco di piazza Statuto lo segnala, il suo trovarsi tra acqua (i fiumi Po, Dora, Sangone e Stura) e sole/luce, il quadrilatero romano e le porte delle mura guardano ai 4 punti cardinali. Questo le farebbe assumere una situazione magica positiva, di magia bianca – con la zona più positiva posta in Piazza Castello-Palazzo Reale –  nel triangolo formato geograficamente con Lione e Praga.

Ci sono però due gravi aspetti negativi a causa innanzi della stessa piazza Statuto che ospitò per molto tempo una necropoli e il patibolo (nel XVI sec. in pochi anni vi furono giustiziate 423 persone); in questo punto ai tempi degli antichi romani finiva la città ed era considerato una porta d’ingresso per l’inferno (oggi sotto il monumento al Frejus vi è l’ingresso principale alle fogne cittadine).

La seconda negatività e data dal “Rondò della forca”, più giù verso corso Regina Margherita, dove avvennero molte altre esecuzioni a partire dal 1835, con l’ultima nel 1853 (la pena di morte fu abolita solo nel 1889 per essere reintrodotta durante il regime fascista). Queste teorie, per chi ci crede, sono avvalorate da fatti obiettivi che ne rafforzano il convincimento; due esempi. Il 13 febbraio 1983 fu organizzato a Torino un “Carnevale diabolico” e nel cinema Statuto, adiacente alla piazza, scoppiò un incendio che uccise 64 persone, con un numero “simmetrico” di morti significativo: 31 uomini, 31 donne, 1 bimbo ed 1 bimba: il 13 (31 capovolto) nei tarocchi rappresenta “la morte”.

Il 7, 8 e 9 luglio 1962 Torino fu soggetta  al più grande sciopero mai visto, anche di notte, con feriti a causa degli attacchi della polizia, che nessuno seppe fermare, nemmeno i sindacati che l’avevano organizzato, sciopero mai così dannoso nemmeno negli anni a venire, fino ad oggi, che pare sia stato calmato solo dopo “particolari” interventi extra sindacali. Infine, a pochi passi da piazza Solferino, si trovano quelli che per molti sono gli “occhi del diavolo (via Lascaris, 1: due fessure a forma di occhi sul marciapiedi).

Questo solo per citare alcune cose strane; ma ce ne sono tante di più: basta digitare “Torino misteriosa” (987.000 risultati) sul browser e navigare almeno “qualche ora in rete” per apprendere tanto altro. Anche per questo Torino è parte di un triangolo di magia nera con San Francisco e Londra.

Vi sono poi altri aspetti e realtà importanti per inquadrare questa città nel “mistero” e nella “magia”, ora bianca ora nera. Ad esempio la presenza della Sacra Sindone custodita in Duomo, dono dei Savoia; la presenza di una croce “si dice” costruita con il legno della croce di Gesù – sotto la chiesa di Maria Ausiliatrice – ed anche del Sacro Graal che sarebbe custodito sotto la chiesa della Gran Madre. Vi sarebbero inoltre “flussi di energia” circolanti in alcuni itinerari e vie da percorrere a piedi per ricaricarsi (Gran Madre, via Po, piazza Castello, Duomo, Palazzo di città, terminando in piazza Solferino ai piedi della Fontana Angelica; questa per altri dedicata a Lucifero). A proposito di Gran Madre citiamo la presenza di due statue particolari di Carlo Chelli rappresentanti la religione e la fede, in pratica raffigurate come due donne prosperose, con la prima che in fronte ha un triangolo (massoneria) ed ai piedi una tiara papale, mentre l’altra regge un calice (sacro Graal?) e guarda verso il basso, a conferma della teoria del luogo in cui è custodito.

Ancora, Torino ha una lunga rete di gallerie e grotte sotterranee, molte delle quali si dice in epoca Medioevale siano servite per incontri alchemici (trasformare piombo in oro e ricercare la pietra filosofale), riunioni segrete ed esoteriche, esperimenti di magia; ancora oggi frequentate da piccoli gruppi che condividono scelte e comportamenti per noi molto misteriosi e curiosi.

Senza dimenticare le numerose sette sorte a Torino nei secoli a partire dal Settecento: Carboneria, Giovane Italia, Massoneria, varie Sette Esoteriche… né che nel 1556 Nostradamus, al secolo Michel Notre-Dame, qui curò con un “olio virile” la sterilità della duchessa Margherita di Valois, moglie di Emanuele Filiberto, portandola alla maternità di Carlo Emanuele.

Per concludere, citiamo anche uno dei tanti casi di “morti misteriose”: il giallo di via Fiano 29, in Borgo Vecchio Campidoglio. Qui il 15 giugno 1955, durante la ristrutturazione di un edificio viene scoperto sotto il pavimento di terra battuta lo scheletro di una donna avvolto in un sacco; ebbene, furono molte le indagini eseguite ma non si seppe mai – pur con varie ipotesi – a chi appartenesse  quel macabro resto, ancora oggi rimasto nel mistero.

Non vogliamo con questa piccola e breve ricerca ritenere l’argomento chiarito né concluso ma solo promosso, con l’intento di spingervi verso una curiosità di apprendimento ulteriore capace di porsi oltre la visione di monumenti o notizie di nuove storie e leggende, per approdare a maggiori conoscenze, con la certezza che non resterete delusi.

Nella foto doppia: “Chiesa della Gran Madre” e “La casa del boia”; quest’ultima da una cartolina dei primi anni del ‘900