Morire colpiti da un fulmine: è raro che accada, ma può succedere. E la morte dell’imprenditore dolciario Alberto Balocco, avvenuta ieri durante una escursione in bicicletta, ne è un triste esempio.
Il portale dell’Istituto Superiore della Sanità ricorda come le zone in cui i fulmini sono più frequenti siano quelle tropicali o subtropicali, mentre le meno colpite siano quelle polari.
Ma è lecito supporre che, a causa dei cambiamenti climatici in atto, in aree temperate come la nostra i temporali si stanno facendo sempre più concentrati e violenti provocando uno “scarico a terra” di fulmini maggiore o comunque più compatto in pochi minuti. Con ovvie conseguenze per la salute delle persone che possono trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Non esistono attualmente studi relativi al numero di vittime e ai danni alle persone causati da fulmini. Negli Stati Uniti – ricorda l’Iss – secondo alcuni studi i fulmini uccidono fra le 50 e le100 persone all’anno, ma il dato è da confermare. Una cosa è certa: non si ha molta percezione del fenomeno a meno che, come accade, il caso non finisca in cronaca nera.


