Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, è un uomo forte del campo largo/progressista

0
3
Ascoltato dai leader, dispensa stategie e consigli dopo essersi confrontato con Prodi e Gentiloni.
Da qualche anno, l’ordine di scuderia della sinistra rivolto a cittadini e attivisti è quello che tutto dev’essere ingoiato “pur di sconfiggere la becera destra”. E, se si alza la mano per tentare di dire qualcosa di non completamente allineato ma che potrebbe scuotere un’opposizione poco incisiva, si viene investiti da insulti
.
In questo clima creato ad arte per sopire le resistenze e spegnere cambi di rotta, la destra e la sinistra sono perfettamente sovrapponibili.
Le scelte, parlo di quelle che contano, quelle dirimenti e non delle chiacchiere da propaganda, sono le stesse. Il piano di riarmo europeo, la von der Leyen protetta e mantenuta al suo posto, la guerra in Ucraina. Tutto uguale tra FDI e PD. Se si esclude qualche contentino agli altri, sono questi due partiti a decidere la direzione del nostro Paese e le due leader convergono sulle stesse decisioni.
Manfredi, che evidentemente ha intenzione di correre per guidare la coalizione del campo progressista alle prossime politiche, per promuovere se stesso, ha deciso di rimarcare le somiglianze con la destra anziché allontanarsene.
Quindi, ha dichiarato al Foglio che in un suo governo vedrebbe bene Guido Crosetto, ministro della difesa in odor di conflitto d’interesse con le industrie delle armi che ha rappresentato prima del suo attuale incarico, che a parere del sindaco di Napoli “avrebbe interpretato al meglio il suo ruolo”. Andiamo bene!
E poi, secondo Manfredi, come si potrebbe mai fare a meno di Fitto e di Foti?!? Scherziamo? Mica contano i tagli draconiani a carico del Fondo sviluppo e coesione che servirebbe per gli investimenti al sud, o la vicenda dei crediti d’imposta prima promessi e poi falcidiati nella ZES unica o ancora la revisione di tutta la politica di coesione che prevede ora il “rafforzamento della difesa”! Non ha importanza che Fitto e Foti abbiano votato e per niente contestato il progetto dell’autonomia di Calderoli.
Manfredi dice che hanno lavorato benissimo, s’imbarcano anche loro. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole ma dire ai cittadini che con questi personaggi si vuole mandare a casa Meloni, è una truffa.