Col rincaro del prezzo del gas toccato ad agosto per i tagli delle forniture da Mosca, “la resilienza dell’industria è alle corde”.Così il Centro studi Confindustria.
Ora saranno gli investimenti a soffrire e quindi lo scenario economico “vira al ribasso”: minore crescita del Pil tra 2,2% e 3,2% nel 2022-2023.
Per il CsC, la domanda aggregata non terrà ancora per molto e il rialzo dei tassi della Bce non fermerà l’inflazione e rischia invece di accentuare la recessione in arrivo. A rischio tra 383.000 e 582.000 posti di lavoro.



