GAZA. CAPOZZI (M5S): UE-ISRAELE, CONTRARI A PAROLE E VISIONE FEDRIGA

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“Esprimiamo la nostra ferma contrarietà in merito alle recenti dichiarazioni del presidente Massimiliano Fedriga riguardo alla posizione dell’Unione europea sul terribile conflitto in Medio Oriente”

“È infatti del tutto inaccettabile – evidenzia in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) – ridurre la complessità di una sanguinosa tragedia umanitaria a una lettura parziale che contrappone in maniera assoluta uno ‘Stato democratico’, citando le esplicite parole del vertice della Giunta Fvg, a un’organizzazione terroristica’”.

“La sofferenza della popolazione civile palestinese – aggiunge l’esponente pentastellata – non può essere strumentalizzata con narrazioni unilaterali che oscurano le responsabilità di un governo criminale, ovvero quello di Netanyahu.

Sentirlo definire ‘democratico’ fa ribrezzo, perché parliamo di uno Stato che, da aggredito, si è trasformato in feroce aggressore.

Anche la Commissione d’inchiesta dell’Onu, ora, riconosce ufficialmente l’intento genocidario nella condotta delle autorità israeliane a Gaza e, pertanto, non possiamo più considerare il dibattito sul piano delle congetture e delle opinioni personali, davanti alla precisa presa di posizione di un’organizzazione intergovernativa mondiale”.

“L’Unione Europea, nel richiamare Israele al rispetto del diritto internazionale umanitario e alla tutela delle popolazioni civili, non svolge certamente – precisa Capozzi, riprendendo nuovamente quanto detto dallo stesso Fedriga – una ‘campagna diffamatoria’, ma esercita invece il proprio ruolo di garante di pace, giustizia e diritti fondamentali che, evidentemente, sono stati e vengono violati”.

“Riteniamo perciò oltremodo deludente che un rappresentante delle istituzioni regionali – sottolinea ancora la rappresentante del M5S – utilizzi toni divisivi e riduttivi in un contesto che richiederebbe altresì equilibrio, responsabilità e vicinanza a tutte le vittime del conflitto.

Dopo troppe ed eccessive esitazioni, l’Europa riafferma quindi il suo ruolo politico e morale, richiamando tutte le parti al rispetto del diritto internazionale umanitario e alla tutela delle popolazioni civili”.

“Si tratta di un passo necessario e atteso – conclude Capozzi – che riconosce la drammaticità della situazione e la necessità di un impegno concreto per fermare le violenze”.