A Gaza siamo alla soluzione finale e se il mondo non fermerà quel mostro genocida di Netanyahu, sarà la catastrofe. È finito il tempo delle lettere e dei post indignati, la politica deve agire e subito. Lanciare pacchi di cibo dal cielo e portare qualche bambino a curarsi da noi, serve giusto ai politicanti per mettersi a posto la coscienza, salvare la faccia e magari un domani negare pura la propria complicità.
E questo soprattutto per paesi ipocriti come l’Italia che continua a fornire armi e fare affari coi carnefici. Anche i tardivi riconoscimenti dello stato palestinese sono passi avanti ma più che altro simbolici, oggi la priorità è far fronte all’emergenza. Gli Stati Uniti hanno dato sostanzialmente carta bianca a quel mostro genocida di Netanyahu, l’unica speranza arriva dall’Europa. E si intravedono segnali incoraggianti. Nonostante la Germania sia uno dei paesi più sionisti, ha annunciato di interrompere la fornitura di armi ad Israele. Ottimo, ma tutti gli stati membri devono immediatamente fare lo stesso.
A partire dall’Italia. L’Europa è poi il principale partner commerciale di Israele e deve stracciare subito ogni trattato. È questa l’unica via, togliere ai carnefici i mezzi per compiere la carneficina. Se i sionisti fossero del resto gente con cui si può ragionare o a cui interessa il parere o i sentimenti altrui, si sarebbero fermati da mesi e mesi. Ed invece insistono a rilanciare fregandosene del disgusto del mondo intero oltre che della legge e delle istituzioni internazionali.
Ed oggi siamo alla soluzione finale che consiste nell’entrata dell’esercito israeliano nell’ultimo brandello di Gaza non ancora in macerie, un’area in cui vivono ammassate una sopra l’altra decine di migliaia di persone già stremate da mesi di assedio e dalla fame. Una follia sanguinaria, carrarmati e mitragliatori contro civili inermi ridotti in carne ed ossa e senza nessuna via di uscita. Un olocausto che rimpiazzerà nei libri di storia quello degli ebrei e verrà usato come ennesimo esempio del ripugnante orrore di cui sono capaci i deliri ideologici.
Un campo di sterminio con l’obiettivo di sempre, quello di massacrare il popolo palestinese colpevole di appartenere a quella terra per davvero, colpevole di non arrendersi all’ingiustizia, colpevole di impedire la realizzazione dei deliri ideologico-religiosi sionisti inculcati fin da bambini, colpevole perche’ destinatario di un odio tramandato tra generazioni, colpevole in fondo di avere ragione e quindi di avere il futuro dalla sua parte. Altro che ostaggi e 7 ottobre, è la solita pulizia etnica che dura da oltre settant’anni con l’unica novità che il sionismo si è tolto la maschera e ha rotto ogni indugio. Quel mostro genocida di Netanyahu ha anche detto che la Striscia non sarà gestita dai palestinesi ma da una compagine amministrativa straniera.
Altro che riconoscimento dello stato palestinese, vogliono mettere qualche loro kapò a gestire il campo di sterminio col compito di svuotarlo in un modo o nell’altro finché riusciranno a rubare anche quel brandello di terra. E nel frattempo completare l’annessione dall’altra parte come ha appena sancito la knesset. Ma quel mostro genocida di Netanyahu è più debole di quello che sembra e potrebbe ancora essere fermato. Oltre alla contrarietà internazionale, pezzi di stato israeliano e perfino l’esercito più amorale del mondo fanno i capricci sulla soluzione finale e la maggioranza dei cittadini israeliani è per la fine del conflitto per salvare gli ostaggi.
Crepe che vanno sfruttate politicamente e l’unica speranza arriva dall’Europa dove la lobby sionista non domina incontrastata come negli Stati Uniti dove invece si serve a piacere di soldi ed armi come da un macabro buffet. Ma anche lì la festa sionista si dirige verso la fine, con le nuove generazioni di americani ostili come non mai verso Israele ed i suoi crimini e che rivuole la piena indipendenza democratica. Ma oggi la priorità è far fronte all’emergenza. Ed è finito il tempo delle lettere e dei post indignati, la politica deve agire e subito. Altro che lanciare pacchi di cibo dal cielo o portare qualche bambino a curarsi da noi mentre decine di migliaia di altri vengono sterminati
. Altro che salvare faccia e coscienza a qualche politicante. Se questo mondo fosse sano e non ci avessero raccontato un sacco di balle belliche per decenni, è a Gaza che avrebbe dovuto sbarcare una Coalizione di Volonterosi a matrice occidentale per imporre il rispetto dei diritti umani e la pace. Ed invece l’Occidente è talmente corrotto politicamente e moralmente da essere finito dalla parte sbagliata della storia calpestando quei valori su cui diceva di fondarsi. L’unica speranza è che quel mostro genocida di Netanyahu abbia oltrepassato ogni limite convincendo perlomeno l’Europa a togliere ai carnefici i mezzi per compiere la catastrofe.


