Le condizioni estreme di questi giorni stanno mettendo a dura prova la popolazione già stremata dalla guerra. Martedì a Doha la conferenza per la stabilizzazione della Striscia
Non si ferma l’emergenza nella Striscia di Gaza dove la tempesta Byron si è abbattuta con forti piogge, freddo e vento. Al Jazeera e Wafa riferiscono di un bilancio che – nella ultime 24 ore – conta almeno 14 morti tra la popolazione palestinese. Tre di questi erano bambini, deceduti a causa delle temperature estreme. La più piccola aveva solo 8 mesi. Il numero delle vittime potrebbe, purtroppo, aggiornarsi.
“Con i pochi mezzi disponibili- scrive Emergency- in queste ore la popolazione tenta di creare barriere per fermare l’impatto delle forti piogge. Sacchi di sabbia e piccoli canali di scolo non riescono però a contenere la quantità di acqua che sta entrando nelle tende e negli alloggi di fortuna, soprattutto nella zona costiera. Gli allagamenti aumentano anche i rischi sanitari, come la diffusione di patologie gastrointestinali ed epatiti, favorite dall’acqua contaminata”.
E non sono solo il freddo e l’acqua a spaventare, la tempesta ha causato il crollo di numerosi edifici in diverse aree della Striscia. Molte delle vittime, infatti, sono cadute sotto le macerie dei loro rifugi. Le squadre di soccorso sono alla ricerca delle persone che sono disperse. Le immagini che arrivano sui social mostrano le strade trasformate in fiumi e l’acqua insinuarsi nelle tende, ripari di fortuna altri abitanti. Una devastazione che si aggiunge a quella già provocata dalla guerra.
