Finora il governo britannico non è riuscito a frenare l’arrivo di un piccolo ma costante flusso di persone che effettuano pericolose traversate, spesso su barche inadatte alla navigazione, attraverso la Manica dalla Francia, con grande frustrazione di Johnson.
I gruppi per i diritti umani hanno espresso preoccupazione sul fatto che la mossa possa incoraggiare altre nazioni ad adottare la “delocalizzazione” del trattamento dell’asilo, e il piano è stato accolto da una tempesta di proteste da parte di politici dell’opposizione e enti di beneficenza che erano preoccupati sia per il principio alla base della politica che per la scelta di Ruanda, un paese il cui record di diritti è stato precedentemente messo in discussione dalla Gran Bretagna.



