GDF FORLÌ: INDIVIDUATE MOVIMENTAZIONI FINANZIARIE ILLECITE PER OLTRE 125 MILA EURO

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DENUNCIATE TRE DONNE

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Forlì, all’esito di un’attività d’indagine per il contrasto del riciclaggio e dell’abusivismo finanziario, hanno individuato movimentazioni finanziarie illecite per oltre 125 mila euro.

Le investigazioni sono partite in seguito all’approfondimento di alcune segnalazioni di operazioni sospette sul conto di una rivendita di generi di monopoli della provincia gestita da una 46enne ed hanno consentito di smascherare un originale stratagemma utilizzato per disporre rapidamente di denaro contante, eludendo la normativa antiriciclaggio.

Gli accertamenti svolti dai militari del Gruppo di Forlì nei riguardi della tabaccheria, operante in nome e per conto di un noto circuito di moneta elettronica, hanno permesso di rilevare un elevato e ripetuto numero di ricariche effettuate su alcune carte di credito prepagate per lo più riconducibili alla sfera familiare della titolare, tutte eseguite da una serie di soggetti ricorrenti.

Raccogliendo le testimonianze di questi ultimi e incrociando i dati in loro possesso, i Finanzieri hanno scoperto che costoro, in realtà, non avevano mai richiesto operazioni di questo tipo, così appurando che i documenti d’identità erano stati utilizzati, a loro insaputa, per effettuare le ricariche.

L’espediente, infatti, era stato architettato dalla tabaccheria adoperando dati e informazioni non veritieri, tuttavia utili ad indurre in errore il succitato intermediario di moneta elettronica, che – nelle more che venisse perfezionato il trasferimento del corrispondente flusso finanziario – procedeva ad anticipare istantaneamente le relative somme sulle carte prepagate, le quali venivano subito dopo dirottate sul conto corrente della stessa titolare attraverso appositi bonifici.

Tra il mese di marzo 2022 e quello di giugno 2023, sono state rilevate operazioni di ricarica attraverso il suddetto circuito per un importo totale di euro 125.564. Per tali motivi i militari hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica la titolare della rivendita per l’inosservanza degli obblighi di adeguata verifica e l’utilizzo di dati e informazioni falsi relativi al cliente, in relazione all’ipotesi di reato di cui all’art. 55 del D.Lgs. n. 231/2007. Con essa sono state, altresì, deferite alla medesima Autorità altre due donne, una 45enne e una 32enne, le quali si erano prestate, consapevolmente, ad agevolare le condotte fraudolente.

Per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alle succitate vicende, tuttavia, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

L’operazione di servizio sottolinea come il monitoraggio dei flussi finanziari sia il metodo più efficace per individuare i capitali di origine illecita, prevenendo e contrastando le condotte fraudolente in grado di inquinare l’economia legale e di alterare le condizioni di concorrenza. In questa direzione, lo sviluppo di sinergie operative della Guardia di Finanza con le altre Autorità interessate nell’ambito del dispositivo di prevenzione del riciclaggio consente un’azione tempestiva a tutela dell’integrità del sistema economico-finanziario.