Ritenuto che sia d’interesse pubblico la divulgazione di informazioni riguardanti la commissione di reati legati al traffico di sostanze stupefacenti, fatta salva la presunzione d’innocenza – in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in
ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede, si comunica che militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di La Spezia hanno eseguito, in flagranza di reato, l’arresto di Cellini Giovanni, 40enne gestore del bar sito all’interno del Palazzo di Giustizia della Spezia, e di Morinaj Armando, 37enne dipendente di una locale ditta edile, per il reato di cui all’art. 73 del D.P.R. 309/90.
ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede, si comunica che militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di La Spezia hanno eseguito, in flagranza di reato, l’arresto di Cellini Giovanni, 40enne gestore del bar sito all’interno del Palazzo di Giustizia della Spezia, e di Morinaj Armando, 37enne dipendente di una locale ditta edile, per il reato di cui all’art. 73 del D.P.R. 309/90.
Nello specifico, nella mattinata del 25 febbraio i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno effettuato, nei pressi del Palazzo di Giustizia, un controllo nei confronti di un soggetto, trovato in possesso di 3 grammi di cocaina.
Conseguentemente, d’intesa con la locale Autorità Giudiziaria, è stata eseguita una
perquisizione all’interno del “Caffè del Tribunale” dove, anche mediante l’ausilio di unità cinofila, venivano rinvenuti ulteriori 50 grammi di sostanza stupefacente nella disponibilità del titolare.
perquisizione all’interno del “Caffè del Tribunale” dove, anche mediante l’ausilio di unità cinofila, venivano rinvenuti ulteriori 50 grammi di sostanza stupefacente nella disponibilità del titolare.
L’attenzione degli investigatori si concentrava quindi su un soggetto trentasettenne di origini albanesi, Morinaj Armando, il quale veniva individuato quale possibile fornitore dello stupefacente rinvenuto nei locali del bar.
Durante le perquisizioni eseguite presso l’abitazione ed il garage nella disponibilità di quest’ultimo venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro 550 grammi di cocaina, confezionata in panetti da 100 e da 50, oltre a 120 grammi circa di hashish.
Si procedeva all’arresto in flagranza nei confronti del Cellini e del Morinaj Armando. Cellini verrà processato in data odierna con giudizio direttissimo mentre proseguiranno le indagini nei confronti del Morinaj.
Si precisa che il bar del Tribunale veniva utilizzato esclusivamente come luogo di detenzione di stupefacenti ma non risultano cessioni a personale del Palazzo di Giustizia.



