SEQUESTRATI 2 CHILI DI TABACCO TRINCIATO, OLTRE 800 CONFEZIONI DI PRODOTTI DA FUMO E 330 ACCESSORI. DENUNCIATA LA TITOLARE
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nel corso di un controllo finalizzato alla corretta certificazione fiscale dei corrispettivi e il regolare impiego di manodopera, hanno scoperto che all’interno di un bar, ubicato nell’area di Valdobbiadene, venivano posti in vendita diversi prodotti da fumo senza le previste
autorizzazioni.
Gli accertamenti eseguiti hanno consentito di appurare che tra i prodotti esposti vi erano generi di monopolio e accessori, la cui vendita soggiace ad autorizzazione che deve essere rilasciata per ogni rivendita da parte dell’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli territorialmente competente.
Gli approfondimenti esperiti dai militari della Compagnia di Conegliano hanno consentito di riscontrare che la titolare del bar risultava in possesso dell’autorizzazione solo per un altro esercizio commerciale che aveva in
gestione, purtuttavia vendendo tabacchi in entrambi dal 2022.
I finanzieri, quindi, attesa la riscontrata assenza della necessaria licenza di rivendita, sottoponevano a sequestro 2 chili di tabacco trinciato, oltre 770 pacchetti di sigarette, 11 confezioni di sigari, 21 confezioni di stick di tabacco
e oltre 330 confezioni di accessori (tra filtri e cartine) e contestualmente denunciavano la titolare alla Procura della Repubblica di Treviso in relazione a specifiche responsabilità di natura penale connesse alla vendita di
generi di monopolio senza autorizzazione.
Inoltre, l’irregolarità è stata comunicata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la quale ha emesso provvedimento di sospensione cautelare dell’autorizzazione posseduta dal titolare fino alla definizione del procedimento penale.
L’attività costituisce ulteriore testimonianza dell’impegno profuso dalla Guardia di Finanza e dalla Procura della Repubblica di Treviso nell’attività di contrasto ai più significativi illeciti connessi all’immissione in consumo dei generi di monopolio, che possono incidere in modo distorsivo sul genuino meccanismo della concorrenza tra
imprese.
La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, e nel rispetto dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, è da presumersi innocente
fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza (art. 5, comma 1, D. Lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’art. 3 del D. Lgs. n. 188/2021).



