I Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone, nell’ambito di un’attività mirata al contrasto dei traffici illeciti e del controllo economico del territorio, particolarmente intensificata nel periodo natalizio hanno sottoposto a sequestro otre 1100 confezioni di profumi contraffatti e cosmetici, riproducenti prestigiosi marchi italiani e internazionali
In particolare, i militari del Gruppo di Frosinone, nel corso di specifici e mirati controlli eseguiti nell’ambito del “dispositivo permanente traffici illeciti” ed “abusivismo commerciale”, hanno effettuato in Frosinone, nel mercato settimanale, un controllo nei confronti di un venditore ambulante in forma fissa.
Dai successivi accurati controlli è emerso che i prodotti posti in vendita dal commerciante, del tutto simili agli originali e alcuni dei quali confezionati in cofanetti regalo, recavano segni distintivi mendaci ed etichette con falsi loghi di noti brand, oltre che codici a barre destinati a simulare la genuinità degli articoli.
I falsi prodotti sono stati quindi sequestrati per i reati di introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi e commercio di beni realizzati con usurpazione di titoli di proprietà industriale e ricettazione.
L’intervento ha consentito di interrompere l’immissione sul mercato, anche in vista dell’aumento della domanda connessa alle prossime festività natalizie, di prodotti di profumeria non originali, a danno non solo delle case produttrici ma anche dei consumatori, che acquistando prodotti non testati rischiano di entrare in contatto con sostanze di qualità incerta e, quindi, potenzialmente nocive per la salute.
L’operazione testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nella tutela dei consumatori e degli operatori economici onesti, particolarmente esposti agli effetti dannosi della contraffazione, fenomeno illegale che genera non solo concorrenza sleale, ma anche pericoli per i consumatori.
Il presente comunicato viene effettuato in ossequio al d.lgs. 106/2006, come modificato dal d.lgs. 188/2021 – nel rispetto del diritto della persona sottoposta a indagini/imputato, da ritenersi non colpevole fino a sentenza definitiva -, in quanto ricorrono “specifiche ragioni di interesse pubblico che lo giustificano” per la particolare rilevanza pubblica dei fatti oggetto degli accertamenti e per le esigenze costituzionalmente tutelate connesse al diritto all’informazione, al fine di fornire notizie in modo trasparente e rispettoso dei diritti degli indagati e delle parti offese.



