GdiF LA SPEZIA: SEQUESTRATI PRODOTTI CONTRAFFATTI E NON SICURI, TRA CUI I VIRALISSIMI “LABUBU”

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Anche quest’anno, in vista delle festività natalizie, la Guardia di finanza della Spezia ha intensificato le attività di prevenzione e contrasto verso tutte le forme di  commercializzazione di prodotti non sicuri, pericolosi o contraffatti

Nel corso dei controlli effettuati, i militari della Compagnia di Sarzana hanno individuato e sottoposto a sequestro amministrativo 1.365 oggetti tra bigiotteria e articoli natalizi, destinati alla vendita e risultati non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla vigente normativa, per un valore complessivo stimato di circa duemila euro.

Il venditore, un soggetto di nazionalità bangladese, è stato segnalato alla competente Camera di Commercio per la contestazione della sanzione amministrativa, che può variare da un importo minimo di 516,00 € ad un massimo di 25.823,00 €.

I Finanzieri del Gruppo La Spezia, invece, hanno rinvenuto, a bordo di un’autovettura condotta da un cittadino di nazionalità senegalese, 165 articoli di pelletteria ed accessori di abbigliamento, riconducibili a noti brand di fama internazionale, abilmente contraffatti e muniti dei relativi certificati di garanzia, anch’essi falsificati.

Un’altra attività ha invece portato all’individuazione, sugli scaffali di un esercizio commerciale del centro cittadino, di 36 “LABUBU”, i pupazzi virali ufficialmente distribuiti dalla catena di negozi Pop Mart.

In entrambi i casi, i militari hanno accertato la non genuinità dei prodotti commercializzati, anche attraverso l’assenza dei logotipi di sicurezza del tipo QR code, i quali garantiscono ai consumatori finali di poter disporre delle informazioni inerenti al prodotto acquistato, consentendone dunque un utilizzo sicuro per la salute.

Tutti i prodotti contraffatti sono stati sottoposti a sequestro penale e i due responsabili deferiti alla locale Autorità Giudiziaria.

La lotta alla contraffazione, fenomeno che rappresenta un moltiplicatore di illegalità, costituisce un impegno prioritario nell’ambito della missione istituzionale del Corpo. Contrastare la diffusione di prodotti falsi o non sicuri significa proteggere i consumatori e, al contempo, assicurare agli operatori onesti le eque condizioni di concorrenza.