Geri De Rosa: Banchi l’uomo giusto, ha grande esperienza internazionale

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Geri De Rosa: “Banchi l’uomo giusto, ha grande esperienza internazionale. Fontecchio si sta facendo valere in NBA. Brescia attualmente la migliore, ma campionato equilibrato. In Eurolega discontinuità di Milano e Bologna, ma…”
Geri De Rosa ha trattato alcuni temi relativi al basket e ai suoi protagonisti in un’intervista esclusiva rilasciata alla testata sportiva News.Superscommesse.it. Il noto giornalista di Sky Sport si è soffermato, in particolare, sulla nuova stagione della Nazionale, ora guidata da Luca Banchi, sul campionato italiano e sull’Eurolega, ma anche sulle prestazioni di Simone Fontecchio in NBA con il Miami Heat.
Partirei parlando della Nazionale. Come vede il passaggio di consegne tra Pozzecco e Banchi?
“Al di là dei risultati, secondo me il percorso di Pozzecco è stato molto buono, sfortunato se pensiamo ad esempio ai quarti di finale nel 2022 contro la Francia, con i liberi sbagliati di Fontecchio, o ai Mondiali del 2023, quando ai quarti abbiamo trovato gli Stati Uniti. Obiettivamente ha fatto meno bene nelle ultime due stagioni. (…) La partita contro la Slovenia è probabilmente stata la peggiore della sua gestione, ma l’eredità e il clima lasciati sono sicuramente ottimi.
Ogni giocatore sceso in campo con lui ha dato il meglio, in tutti i palazzetti in cui siamo andati durante le qualificazioni abbiamo trovato il tutto esaurito e un grande amore intorno alla Nazionale. 
Questo è sicuramente un ottimo testimone che lascia nelle mani di Luca Banchi, che secondo me è l’uomo giusto sulla carta. Ha fatto molto bene con la Lettonia e ha una grandissima esperienza internazionale.
L’impegno verso la qualificazione ai Mondiali non sarà semplice, perché una tra Italia, Turchia, Serbia e Lituania rimarrà fuori, vedendo la formula.
Dobbiamo fare i conti con l’eterno problema, comune alle grandi Nazionali, di non riuscire a convocare i giocatori impegnati in NBA o Eurolega soprattutto nelle fasi di qualificazione. Giocheremo, ad esempio, la prima partita con l’Islanda che avrà la sua formazione migliore, mentre noi no”.
A proposito di NBA, ottimo l’inizio di Fontecchio a Miami…
“Sì, molto bene, è un giocatore che in questo momento riscuote la fiducia di allenatore e compagni, aspetto non così scontato per uno straniero in NBA. È praticamente sempre in doppia cifra ed è chiamato in causa nei momenti caldi della partita. È stato bravo a superare i momenti duri che ci sono stati e a dimostrare a sé stesso e agli altri di poter giocare in NBA. Sarebbe stato più facile trovare spazio in Europa, ma lui ha dimostrato caparbietà. (…) Sta facendo qualcosa di davvero importante per la sua carriera”.
Come vede questo inizio di campionato in Italia?
“Sicuramente Brescia è la squadra che sta giocando meglio, i dubbi che possono nascere guardando a un roster un po’ in là nell’età media e a corto di rotazioni è la tenuta nel tempo. Per il resto la squadra è estremamente competitiva, ha battuto Milano ed è prima in classifica nonostante un calendario difficile. Ha un’identità di gioco molto chiara, frutto del lavoro che va avanti da tempo. Anche nell’ultima partita contro Trieste nei momenti difficili hanno saputo dimostrare di saper fare quello che andava fatto. Hanno una chiarezza di intenti che alle altre manca, visto che hanno cambiato molto”.
Considera il campionato equilibrato?
“Assolutamente sì. Ribadisco che Brescia può arrivare fino in fondo all’interno di un campionato che sarà ancora più equilibrato. Bologna e Milano non sono così più forti di Brescia e Trapani. Non dimentichiamo che le due squadre di Eurolega devono rinunciare per regolamento a qualche straniero in campionato, quindi il torneo vede un gap meno marcato”.
A proposito di Eurolega, come giudica il percorso di Milano e Bologna?
“La Virtus ha fatto molto bene in casa, ma molto male in trasferta. Di fronte al proprio pubblico ha superato squadre molto forti come Real Madrid, Monaco e Panathinaikos vincendo nettamente e mettendo in campo una difesa che se fosse sempre mantenuta garantirebbe, senza esagerare, l’accesso alla Final Four. Poi, però, questo livello non è stato mantenuto in trasferta. Se trovano un equilibrio possono arrivare ai playoff. La discontinuità vale anche per l’Olimpia: gli alti e bassi in Eurolega si pagano. Secondo me, vedremo una Milano più competitiva quando recupererà gli infortunati, soprattutto Brown e Nebo, il famoso asse playmaker-pivot”.