. Una capacità che si ha già dai 4 mesi di età, secondo il team di ricercatori dell’Università di Padova che, in uno studio pubblicato sulla rivista ‘Scientific Reports’, rispondono per la prima volta alla domanda sull’età di esordio di questa capacità.
È la prima dimostrazione scientifica che i bambini molto piccoli possono prepararsi all’incontro di stimoli socialmente rilevanti. In pratica: se qualcuno bussa alla nostra porta, prima ancora di conoscere chi entrerà sappiamo che si tratta di una persona e non, ad esempio, di un cane.
Successivamente, una volta che l’ospite ha varcato la soglia, il nostro cervello si organizzerà in modo da focalizzarsi su alcuni elementi cruciali per l’interazione sociale come l’espressione del viso, la postura del corpo e l’intonazione della voce per capire, in un batter d’occhio, se l’interlocutore è una persona amichevole o no.



