Gianluigi Paragone contro Mario Draghi

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Gianluigi Paragone, da sempre contro il Green Pass, ha spiegato che Draghi si è contraddetto con “un obbligo mascherato e un po’ vigliacco“.

Controcorrente, Paragone contro Draghi: “Sta capendo cosa vuol dire avere a che fare con un Parlamento frammentato”

Oggi, mercoledì 5 gennaio, si terrà il Consiglio dei Ministri e il governo Draghi è pronto per l’ennesima stretta contro i non vaccinati. Gianluigi Paragone, da sempre contrario al Green Pass, martedì 4 gennaio è stato ospite a Controcorrente, programma di Rete 4 condotto da Veronica Gentili. “Che cosa succederà a Mario Draghi domani in Consiglio dei ministri? Non posso non fare una previsione di carattere politico

Draghi oggi sta capendo che cosa vuol dire avere a che fare con un Parlamento frammentato, con gruppi parlamentari che non hanno la compattezza che ad esempio richiede l’elezione del capo dello Stato a scrutinio segreto” ha dichiarato il leader di Italexit.

Il rischio di questa Kabul è che deve continuare il tira e molla con i segretari di partito. Domani potrebbe non essere il Draghi che tanto piace agli opininon marker, il SuperMario, sarà un Draghi sempre più normalizzato, ancora di più se non dovesse andare al Quirinale. Se non dovesse diventare presidente della Repubblica si ritroverebbe nell’ultimo miglio della campagna elettorale con le rivendicazioni dei partiti. Oggi sta già capendo che non può fare quello che ha in animo di fare, per questo è importante per lui andare al Colle” ha dichiarato Paragone.

Il super green pass per i lavoratori dovrà comunque farlo, alimenti ci perde la faccia ma è destinato a perderla comunque perché si tratta di un obbligo mascherato e un po’ vigliacco, che smentisce e contraddice tutto quello che ha detto nelle conferenze stampa qualche mese fa” ha aggiunto il parlamentare.